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Scarica gli atti - Gruppo del Colore

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Fig. 7 – Particolare di un dipinto <strong>del</strong> XV sec., opera di un anonimo fiorentino: immagine RGB<br />

in scala 1:1 con l’originale. L’immagine è stata ricostruita a partire dalla 31 immagini<br />

acquisite nell’intervallo 380-780 nm mediante lo spettrofotometro a scansione sviluppato.<br />

Trattandosi di un dipinto ad olio sono state analizzate solo le stesure basate sul<br />

legante vegetale. Grazie alla collaborazione con i conservatori ed i restauratori<br />

<strong>del</strong>l’OPD si è poi potuto restringere ulteriormente il campo di indagine: la<br />

segnalazione di un restauro avvenuto nel XVIII sec. rendeva probabile la presenza<br />

di biacca nella zona <strong>del</strong>l’incarnato, tipica di epoche successive a quella <strong>del</strong> dipinto.<br />

Per quanto invece riguarda le labbra, il colore rosso cupo faceva presupporre la<br />

presenza di pigmenti calcinati di impiego tipico <strong>del</strong> XV sec.<br />

L’analisi spettrofotometrica si è dunque potuta restringere ad un numero limitato di<br />

stesure campione di riferimento. Il confronto tra il fattore di riflessione spettrale<br />

misurato sul quadro e sui campioni mostra un ottimo accordo tra il pigmento <strong>del</strong>le<br />

labbra e un’ocra rossa con tracce di nero d’avorio ed un buon accordo tra il<br />

pigmento <strong>del</strong>la parte sottostante il naso e una miscela di bianco di piombo e giallo<br />

di marte. In particolare per quanto riguarda l’analisi spettrale <strong>del</strong>la parte sottostante<br />

il naso sono stati analizzati spettri relativi a mescolanze di bianco di piombo con<br />

pigmenti diversi poiché nessun fattore di riflessione spettrale di bianco puro aveva<br />

un andamento in accordo con quello misurato sul quadro. Le discrepanze tra lo<br />

spettro misurato relativamente a tale zona e quello <strong>del</strong> campione di riferimento<br />

potrebbero secondo noi attribuirsi al fatto che le stesure pittoriche siano state<br />

preparate con mescolanze di vari colori in percentuali fisse (e non note!) che<br />

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