Scarica gli atti - Gruppo del Colore
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Conclusioni<br />
E’ stato realizzato uno spettrofotometro a scansione trasportabile per analisi<br />
multispettrale (32 bande) ad immagine, ad alta risoluzione spaziale nella regione<br />
spettrale 380-800 nm. Il dispositivo consente la caratterizzazione spettrale e<br />
colorimetrica di superfici dipinte fino a 1,5 m 2 con una risoluzione spaziale di<br />
16 punti/mm 2 . E’ stata determinata una procedura di calibrazione <strong>del</strong>lo strumento e<br />
la taratura è stata eseguita confrontando i risultati con esso ottenuti, con i valori<br />
relativi ad un set di 7 superfici campione colorate, certificate dal National Physical<br />
Laboratory (UK). Sono stati inoltre presentati alcuni esempi di applicazione<br />
nell’ambito <strong>del</strong>la documentazione e <strong>del</strong>la diagnostica di dipinti antichi.<br />
La caratterizzazione multispettrale <strong>del</strong>le superfici dipinte rappresenta un dato<br />
quantitativo che dipende, oltre che dalle caratteristiche intrinseche <strong>del</strong>la materia<br />
pittorica, unicamente dalla configurazione geometrica di illuminazione/<br />
osservazione, e non da<strong>gli</strong> specifici sorgente e rivelatore utilizzati. In questo senso il<br />
dato multispettrale acquisito può essere utilizzato sia per il monitoraggio <strong>del</strong>lo stato<br />
di conservazione <strong>del</strong>l’opera e per documentare le modifiche subite dall’opera a<br />
seguito di interventi di restauro, sia come strumento di identificazione dei materiali<br />
costituenti il film pittorico.<br />
La realizzazione <strong>del</strong> dispositivo presentato è parte di un progetto di ricerca più<br />
ampio denominato S.I.D.Art, finalizzato all’implementazione e integrazione di<br />
tecnologie e strumentazione per la conservazione di beni culturali.<br />
Tra <strong>gli</strong> sviluppi futuri ci sono la realizzazione <strong>del</strong> sistema autofocus, che consentirà<br />
di aggiustare in tempo reale la distanza <strong>del</strong>l’ottica di osservazione dal dipinto nel<br />
caso di superfici fortemente irregolari e contemporaneamente produrrà il rilievo<br />
tridimensionale <strong>del</strong>la superficie dipinta, permettendo la realizzazione di un mo<strong>del</strong>lo<br />
integrato di forma e colore <strong>del</strong>la superficie indagata. E’ poi prevista la realizzazione<br />
di una nuova ottica di osservazione che rispetti i suggerimenti CIE per quanto<br />
riguarda l’angolo solido di osservazione per la geometria 45°/0°. Infine l'obiettivo è<br />
di estendere quanto più possibile la banda spettrale di sensibilità <strong>del</strong> dispositivo nel<br />
vicino infrarosso fino a coprire la regione 380-2400nm.<br />
Ringraziamenti<br />
Siamo estremamente grati a Roberto Bellucci e Cecilia Frosinini (Opificio <strong>del</strong>le<br />
Pietre Dure, Firenze) per la gentile collaborazione e le proficue discussioni. Si<br />
ringrazia, inoltre, Nicola Ludwig (Università di Milano) per aver condiviso con noi<br />
le prime esperienze di laboratorio. Infine, siamo riconoscenti al MIUR per il<br />
cofinanziamento <strong>del</strong> progetto S.I.D.Art..<br />
Bibliografia<br />
1. S. Baronti, A. Casini, F. Lotti, S. Porcinai, “Multispectral imaging system for<br />
the mapping of pigments in works of art by use of principal component<br />
analysis”, Applied Optics, 37, 1229 (1998).<br />
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