Scarica gli atti - Gruppo del Colore
Scarica gli atti - Gruppo del Colore
Scarica gli atti - Gruppo del Colore
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Evoluzione di apparati di spettroscopia d’immagine per<br />
l’analisi non invasiva di dipinti presso l’IFAC-CNR<br />
ANDREA CASINI, FRANCO LOTTI, LORENZO STEFANI<br />
SEZIONE ELABORAZIONE DI SEGNALI E IMMAGINI,<br />
ISTITUTO DI FISICA APPLICATA “NELLO CARRARA”,<br />
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE<br />
Via Panciatichi, 64 – 50127 Firenze, Tel. 0554235.280, Fax: 055410893<br />
A.Casini@ifac.cnr.it<br />
ROBERTO BELLUCCI, CECILIA FROSININI<br />
LABORATORIO DI RESTAURO,<br />
OPIFICIO DELLE PIETRE DURE<br />
Viale Strozzi, 1 – 50123 Firenze, Tel. 0554235.280, Fax: 055410893<br />
1. Introduzione<br />
Nel 1983, in occasione <strong>del</strong> restauro de<strong>gli</strong> affreschi di Masaccio e Masolino nella<br />
Cappella Brancacci e seguendo i primi studi svolti presso la National Gallery di<br />
Londra, presso l’Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” <strong>del</strong> CNR (allora<br />
Istituto di Ricerca sulle Onde Elettromagnetiche) si iniziò una linea di ricerca sulla<br />
spettroscopia di riflettanza dei materiali pittorici [1-3].<br />
Questi studi furono resi possibili dall’introduzione di spettroscopi trasportabili<br />
dotati di sonde a fibre ottiche che permisero le misure di zone <strong>del</strong> diametro di circa<br />
3 mm situate in qualsiasi parte di un dipinto. Soprattutto allo scopo di monitorare le<br />
variazioni nel tempo o durante le fasi di operazioni di restauro, i dati spettroscopici<br />
misurati alle lunghezze d’onda visibili furono usati anche per misure di colore. Per<br />
studiare i materiali pittorici ed i prodotti di degrado si rivelò utile e pratico lo<br />
studio di un campo di lunghezze d’onda dai ∼350 nm nel vicino ultravioletto fino ai<br />
2 μm nell’infrarosso a lunghezza d’onda breve (SWIR).<br />
Nei primi anni ’90, seguendo anche studi condotti al Doerner Institute [4], venne<br />
deciso di dare inizio un’<strong>atti</strong>vità di sperimentazione di spettroscopia d’immagine,<br />
con lo scopo di estendere le informazioni di spettroscopia di riflettanza a tutti i<br />
punti di un’inquadratura di un dipinto. Poiché all’epoca non erano disponibili<br />
strumenti ad<strong>atti</strong>, il compito <strong>del</strong>lo studio e <strong>del</strong>l’implementazione di un prototipo di<br />
camera multispettrale fu assunto dalla Sezione Elaborazione di Segnali ed<br />
Immagini <strong>del</strong>l’Istituto “Nello Carrara”.<br />
Nel seguito vengono brevemente riportate le caratteristiche sia di tale strumento<br />
sperimentale, sia quelle di un interessante interferometro ad immagine divenuto<br />
disponibile in anni successivi ed usato soprattutto per l’analisi spettrale <strong>del</strong>le<br />
immagini di fluorescenza indotta da radiazione UVA.<br />
77