La politica mediterranea dell'Italia: continuità e cambiamenti
La politica mediterranea dell'Italia: continuità e cambiamenti
La politica mediterranea dell'Italia: continuità e cambiamenti
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
PIERO AMBROSIO - LAURA MANIONE (a cura di)<br />
Negli occhi la libertà<br />
Partigiani e popolazione nelle immagini di “Lucien”<br />
2005, pp. 96, € 10,00<br />
Il catalogo raccoglie un’ampia selezione delle immagini che compongono la mostra<br />
omonima, realizzata dall’Archivio fotografico Luciano Giachetti - Fotocronisti Baita<br />
e dall’Istituto.<br />
Non si tratta di una didascalica ricostruzione della Resistenza: alle ben note immagini<br />
di carattere militare (l’attacco ad un autocarro fascista, il famoso lancio di rifornimenti<br />
effettuato da aerei degli Alleati), e a quelle di carattere politico (le lezioni dei<br />
commissari, i comizi nei paesi liberati), si sono preferite le immagini di uomini che<br />
non erano e non avevano la vocazione degli eroi, ma erano uomini e giovani “come<br />
tutti gli altri: ragazzi a cui piaceva fare l’amore, bere in osteria, ballare o giocare o<br />
scherzare sul prato, fantasticare la sera sotto il tetto di travi e di pietre della baita”.<br />
Queste fotografie ritraggono uomini e donne che fecero parte del movimento partigiano<br />
nel Biellese e nel Vercellese, come protagonisti o collaboratori, e uomini,<br />
donne e bambini che di quel movimento vissero le fasi culminanti, dall’estate del<br />
1944 all’aprile del 1945.<br />
Volti, gesti, espressioni, che l’obiettivo del partigiano “Lucien” colse e fissò, assieme<br />
a immagini di vita partigiana negli accampamenti di fortuna, nelle baracche della<br />
“città di legno” costruita nella baraggia, durante la vita nelle cascine e nei paesi,<br />
durante le marce di trasferimento, nei momenti dell’addestramento militare e durante<br />
il tempo libero.<br />
Per seguire un percorso già tracciato da “Lucien” - che non volle mai apporre didascalie<br />
alle fotografie in mostra - non sono precisati luoghi, persone, date: sia perché,<br />
a distanza di tanti anni, i ricordi dei protagonisti non sempre coincidono, rendendo<br />
impossibili descrizioni puntuali, sia perché le immagini possiedono ancora<br />
la forza per esprimere autonomamente i valori che le hanno generate. Le brevi schede<br />
che aprono i capitoli o corredano alcune sezioni non sono che appunti a margine,<br />
rapidi ragionamenti su una particolarissima e irripetibile esperienza fotografica.