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La politica mediterranea dell'Italia: continuità e cambiamenti

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sioni politico-culturali e molta reciproca simpatia<br />

e con quella tipica capacità delle amicizie<br />

vere di riprendere il discorso come se<br />

solo il giorno prima lo avessimo interrotto.<br />

Io ammiravo in lui allora una vita spesa<br />

nella passione <strong>politica</strong> e nella partecipazione<br />

a momenti cruciali della storia d’Italia e<br />

d’Europa, ed ero pieno di curiosità per quella<br />

sua vita così esemplare, fatta di opposizione<br />

al fascismo e di lotta per un’ideologia<br />

ed una prassi, che appariva allora come quella<br />

capace di liberare le classi subalterne dalle<br />

condizioni di povertà e di oppressione in cui<br />

avevamo sempre vissuto.<br />

Le testimonianze contenute in “Impararono<br />

ad osare”, e il dvd che lo accompagna,<br />

scandiscono bene questa sua storia esemplare.<br />

<strong>La</strong> vita di Poma (1914-2001) appare infatti<br />

come una vita ricca e degna di essere vissuta.<br />

È una vita tutta proiettata al di fuori di sé,<br />

che per sé non chiede nulla, non il denaro,<br />

né una promozione sociale, né il successo,<br />

ma tende sempre verso l’altro, verso gli operai<br />

sfruttati, i loro diritti al lavoro e ad un<br />

giusto salario e alla dignità che loro spetta,<br />

e poi entra nel vivo delle grandi lotte politiche<br />

e sociali, emblematiche di trent’anni del<br />

secolo scorso, dalla guerra di Spagna, alla<br />

Resistenza, alla ricostruzione del nostro paese<br />

nel dopoguerra.<br />

Poma compie un percorso a modo suo esemplare:<br />

giovanissimo fa l’attaccafili a Biella,<br />

prima al <strong>La</strong>nificio Rivetti, e poi alla ditta<br />

Bracco, per temperamento e personalità non<br />

accetta le ingiustizie e le sopraffazioni sui<br />

suoi compagni di lavoro, e perciò non abbassa<br />

la testa e si oppone alle angherie del superiore<br />

o del padrone ed è quindi più volte<br />

ingiustamente licenziato.<br />

Un vecchio comunista gli dà i primi rudimenti<br />

di una dottrina che vorrebbe rivoluzionare<br />

il mondo, e lui parte nel ’37, a 23 anni,<br />

per la guerra di Spagna, entra nelle Brigate<br />

internazionali. Sono due anni di guerra, è un<br />

semplice soldato ed è più volte ferito. Poma<br />

lo ricorda come il tempo più bello ed entusiasmante<br />

della sua vita, perché si sente partecipe<br />

e protagonista di una essenziale vicenda<br />

in biblioteca<br />

storica, dentro un umanesimo internazionalista,<br />

in una fraternità proletaria anche con militanti<br />

diversissimi da lui, socialisti, repubblicani,<br />

anarchici, trotzkisti, con cui solidarizza.<br />

Poi c’è lo scioglimento delle Brigate internazionali,<br />

la disfatta repubblicana, i duri campi<br />

di concentramento francesi e quindi, con<br />

la sconfitta della Francia, il rientro in Italia,<br />

il carcere e il confino. Sono quattro anni duri,<br />

di fame, freddo, detenzione, ma sono anche<br />

ricchi di pensieri e di riflessioni, illuminati da<br />

un fecondo dialogare con personaggi di primo<br />

piano della <strong>politica</strong> e della cultura, dal<br />

fermento intellettuale di improvvisate quanto<br />

fruttuose lezioni e seminari di storia e di<br />

economia, e da amicizie che nascevano al di<br />

là delle contrapposizioni politiche, anche feroci<br />

che dominavano quei tempi. Ma Poma<br />

li ricorda apprezzando più ciò che univa gli<br />

oppositori al fascismo che quanto li divideva.<br />

E questo suo comportamento appare di<br />

tutta evidenza nel corso della Resistenza,<br />

quando Poma ricerca sempre l’unità contro<br />

il fascismo e il nazismo, e tende a comporre<br />

le diverse motivazioni, intendimenti e scelte<br />

dell’articolato mondo partigiano.<br />

Poma non era tra i partigiani che negano<br />

l’esistenza dei vari volti della Resistenza, così<br />

esemplarmente illustrati da Pavone, vale a<br />

dire le tre guerre che vi convivevano, quella<br />

patriottica, quella civile e quella di classe.<br />

Egli, pur appartenendo ideologicamente più<br />

a quest’ultima, si batte prima di tutto per vincere<br />

le altre.<br />

Poma minimizza, per modestia, il peso e<br />

l’importanza della sua attività nella guerra<br />

partigiana nel Biellese, mentre è indubbia la<br />

sua centralità come organizzatore politico e<br />

militare, specie nei periodi più difficili, quelli<br />

di sbandamento e di ricostruzione delle unità<br />

partigiane.<br />

Nello era sicuramente un militante comunista<br />

intransigente nel suo operaismo, eppure<br />

aveva doti di duttilità e apertura verso<br />

l’altro e sapeva parlare e agire rispettandone<br />

la diversità; questo è stato un connotato<br />

che lo ha accompagnato anche negli anni<br />

del dopoguerra, di totale militanza dentro il<br />

Partito comunista.<br />

134 l’impegno

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