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La politica mediterranea dell'Italia: continuità e cambiamenti

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guerra, alla rivendicazione per il nostro paese<br />

del ruolo geopolitico “di ‘mediatore’ o di<br />

‘costruttore di ponti’ fra l’Europa, l’Africa<br />

settentrionale e (talvolta) il Medio Oriente”<br />

4 , divenendo patrimonio comune di tutte<br />

le forze politiche: “sotto la forma dell’universalismo<br />

cristiano nel mondo cattolico, o<br />

della solidarietà umanitaria nelle forze laiche,<br />

o del collegamento internazionalista<br />

con i movimenti di liberazione del Terzo<br />

mondo nello schieramento di sinistra” 5 .<br />

Non stupisce, quindi, che delle tre aree<br />

geopolitiche - atlantica, europea e <strong>mediterranea</strong><br />

- verso cui l’Italia ha tradizionalmente<br />

indirizzato la sua azione, proprio la terza,<br />

corrispondente al bacino del Mediterraneo<br />

e alle regioni confinanti (Sahel, Golfo persico,<br />

Corno d’Africa), sia venuta progressivamente<br />

imponendosi come l’ambito di proiezione<br />

privilegiato della <strong>politica</strong> estera italiana,<br />

quello in cui il nostro paese, nel corso<br />

dell’ultimo quarto di secolo, ha manifestato<br />

con maggior evidenza la propensione per<br />

un comportamento esterno più dinamico e<br />

assertivo. Ne sono prova eloquente le numerose<br />

iniziative diplomatiche e politico-militari<br />

assunte dall’Italia in quest’area, prendendo<br />

spunto dalle quali molti osservatori,<br />

Valter Coralluzzo<br />

a partire dalla seconda metà degli anni ottanta,<br />

cominciarono a parlare di “stilnovo” 6 ,<br />

di “profilo emergente” 7 , di “immobilismo al<br />

tramonto” 8 della <strong>politica</strong> estera italiana.<br />

È un fatto, tuttavia, che in questi ultimi anni<br />

numerosi sono stati coloro che, nel quadro<br />

di una più ampia critica dell’azione svolta<br />

dal governo Berlusconi in campo internazionale<br />

9 - azione cui generalmente si imputa<br />

di aver modificato l’equilibrio preesistente<br />

tra i due storici pilastri della <strong>politica</strong><br />

estera italiana, l’atlantismo e l’europeismo,<br />

la fedeltà agli Stati Uniti e il sostegno all’Europa,<br />

in direzione di un progressivo rafforzamento<br />

dei rapporti bilaterali con Washington<br />

e di un sensibile affievolimento di quello<br />

spirito europeista cui si devono le pagine<br />

migliori della storia dell’Italia repubblicana<br />

-, hanno stigmatizzato la colpevole leggerezza<br />

con cui Berlusconi e il suo esecutivo<br />

avrebbero provveduto a dilapidare, nel volgere<br />

di pochi anni, il capitale di buoni (ed<br />

economicamente proficui) rapporti con i paesi<br />

del bacino del Mediterraneo, e più in generale<br />

con il mondo arabo e islamico, pazientemente<br />

accumulato nel corso di decenni,<br />

durante i quali l’Italia era rimasta saldamente<br />

ancorata al principio dell’“equidistanza<br />

4 C. M. SANTORO, <strong>La</strong> sicurezza nel Mediterraneo e il ruolo dell’Italia, in “Politica internazionale”,<br />

a. XVI, n. 6, 1988, p. 48.<br />

5 LUDOVICO GARRUCCIO (pseudonimo di Ludovico Incisa di Camerana), Le scelte di fondo<br />

e il retroterra culturale, in “Politica internazionale”, a. X, n. 2, 1982, p. 10.<br />

6 CARLO MARIA SANTORO - STEFANO DRAGHI, Sondaggio tra i professionisti italiani della<br />

<strong>politica</strong> estera. Lo stile diplomatico di una media potenza, in “Relazioni internazionali”,<br />

a. LII, n. 2, 1988, p. 84.<br />

7 ROBERTO ALIBONI, Il contesto internazionale e il profilo emergente della <strong>politica</strong> estera<br />

italiana, in “Politica internazionale”, a. XIII, n. 1, 1985, p. 5.<br />

8 JOSEPH LA PALOMBARA, Politica estera italiana. Immobilismo al tramonto, in “Relazioni<br />

internazionali”, a. LIII, n. 7, 1989, p. 96.<br />

9 Per un’analisi critica della <strong>politica</strong> estera del governo Berlusconi mi permetto ancora di<br />

rinviare a V. CORALLUZZO, <strong>La</strong> <strong>politica</strong> estera del governo Berlusconi: un bilancio in chiaroscuro,<br />

in “Biblioteca della libertà”, a. XLI, n. 182, 2006, da cui sono stati tratti, con qualche<br />

modifica, alcuni passaggi del presente saggio.<br />

6 l’impegno

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