La politica mediterranea dell'Italia: continuità e cambiamenti
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camente all’intervento regolatore della<br />
mano invisibile del mercato non riposa su<br />
assunti scientifici più solidi del confidare<br />
nell’intercessione dello spirito santo.<br />
Capitalismo<br />
Scipione Guarracino ha parlato di “conflitto<br />
triangolare” 28 per riassumere geometricamente<br />
la storia del Novecento. I tre vertici<br />
della figura sono rispettivamente la democrazia,<br />
il comunismo ed il fascismo; ma<br />
alla parola democrazia potremo con una forzatura<br />
abbinare il termine capitalismo e parlare<br />
di conflitto di ismi. In tale maniera si potrebbe<br />
così semplicisticamente ridurre il Novecento<br />
a secolo degli ismi contrapposti.<br />
Il Novecento è stato il secolo breve dei<br />
sistemi totalitari, conclusosi con la definitiva<br />
vittoria del capitalismo, divenuto totale<br />
in quanto trionfatore unico del grande duello<br />
ideologico: totalitario come i due precedenti,<br />
poiché nessuno di essi è disposto a<br />
tollerare la contemporanea presenza degli<br />
altri sullo scacchiere-mondo. Nuovi termini<br />
che suonano diversi, anche dal punto di vista<br />
semantico, si impongono all’attenzione:<br />
globalizzazione, flessibilità, new economy.<br />
<strong>La</strong> diversità, immediatamente percepibile,<br />
indica di quanto si sono spostati i confini<br />
del confronto rispetto al Novecento, par<br />
excellance secolo dell’ismo ideologico.<br />
Proprio l’assenza di un conflitto ideologico<br />
aperto tra l’idea dominante di libero<br />
mercato e altre teorie concorrenti sembra<br />
inibire il formarsi di nuovi ismi. Da dove<br />
deriva questo attuale rifiuto per l’ismo? Dal-<br />
Franco Bergoglio<br />
la endemica americanizzazione che consiste<br />
nell’avversione per qualsiasi pensiero che<br />
non sia pragmatico e dunque pericolosamente<br />
idealistico; nelle parole di un insigne<br />
studioso di letteratura americana la minaccia<br />
“degli ismi stranieri sui sacri principi<br />
americani” 29 .<br />
Il pensiero unico di matrice americana celebra<br />
il funerale degli ismi. <strong>La</strong> pax americana<br />
non tollera ismi diversi dai suoi, di moneta<br />
corrente; anche questo totalitarismo è<br />
nemico di tutti gli altri. Ecco la definizione<br />
di Gallino di totalitarismo: “L’idea di totalità<br />
istruisce chi ne è affetto a scorgere ossessivamente,<br />
in ogni aspetto e angolo dell’organizzazione<br />
sociale che vuole distruggere<br />
l’impronta del tutto. Di volta in volta esso<br />
sarà opportunamente indicato nel sistema,<br />
nel nemico di classe o del popolo, in un qualche<br />
ismo in agguato” 30 . Che una spia indicatrice<br />
di libertà e della salute della democrazia<br />
si annidi nell’abitare una società dove<br />
sia ammesso il proliferare di ismi tra loro<br />
concorrenti? O al contrario che la società<br />
chiusa, prefigurata anche nella scienza della<br />
<strong>politica</strong>, sia quella dove essi sono interdetti,<br />
magari non per decreto, ma con le armi<br />
della persuasione occulta?<br />
Terrorismo<br />
Così arriviamo all’ultimo degli ismi, nostro<br />
contemporaneo. Il trionfo del capitalismo in<br />
“assenza di ideologie” è durato solo un decennio:<br />
dal crollo del muro di Berlino a quello<br />
delle torri gemelle. L’asse del male, l’Islam<br />
orientale integralista e fautore degli atten-<br />
28 SCIPIONE GUARRACINO, Il Novecento e le sue storie, Milano, Bruno Mondadori, 1997, p.<br />
95.<br />
29<br />
ROD W. HORTON - HERBERT W. EDWARDS, I fondamenti della letteratura americana,<br />
Roma, Editori Riuniti, 1992, pp. 67; 74.<br />
30<br />
LUCIANO GALLINO, Strani anelli, Torino, <strong>La</strong> Stampa, 1990, p. 156.<br />
36 l’impegno