La politica mediterranea dell'Italia: continuità e cambiamenti
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Pietro Secchia, i giovani e il valore dell’esempio nell’esperienza formativa<br />
se che è il presupposto per l’adesione delle<br />
stesse agli ideali del socialismo. <strong>La</strong> propaganda<br />
è quindi un momento fondante dell’agire<br />
politico, in particolare se viene svolta<br />
dai giovani tra i loro coetanei.<br />
Nel già più volte citato discorso pronunciato<br />
al Congresso della Federazione giovanile<br />
comunista di Bologna il 19 febbraio 1950,<br />
Secchia incita i giovani ad estendere la loro<br />
azione di diffusione delle posizioni comuniste<br />
alle forze armate. Afferma in quella sede:<br />
“Giovani compagni, giovani compagne,<br />
dovete parlare con i soldati e con gli agenti,<br />
spiegare loro chi siamo e che cosa vogliamo.<br />
Dovete spiegare che i nostri interessi<br />
sono anche i loro, che c’è un solo modo di<br />
amare la patria, quello di lottare per cercare<br />
una vita migliore agli italiani, quello di lottare<br />
per l’indipendenza e la libertà dell’Italia,<br />
per la pace. [...] Le giuste rivendicazioni<br />
dei soldati, degli agenti devono essere da<br />
noi sostenute e appoggiate. I giovani lavoratori<br />
devono essere uniti, costruire un solo<br />
fronte nella difesa delle loro rivendicazioni<br />
economiche, dei loro interessi immediati e<br />
nella loro lotta per la libertà. Lottare per la<br />
pace e dimenticare di parlare di ‘pace’ ai soldati<br />
significa sottovalutare il pericolo di<br />
guerra” 74 . È indubbio che vi è in queste parole<br />
uno schematismo di fondo che però è<br />
da imputare ad una certa tradizione comunista,<br />
di cui Secchia sicuramente fa parte e<br />
che ha nella (quasi) certezza dell’adesione<br />
agli ideali socialisti da parte delle masse investite<br />
dalla propaganda, una sorta di fiducia<br />
messianica. Ma è anche da notare che<br />
Secchia è promotore di un’azione <strong>politica</strong><br />
individuale che si contempera con quella di<br />
massa, di un approccio che tiene conto delle<br />
individualità e che considera l’importanza<br />
dei rapporti umani ed interpersonali oltre<br />
che del confronto, che può arricchire non<br />
solo il ricevente ma anche l’interlocutore già<br />
formato, attraverso un percorso dialogico<br />
e non di pura imposizione ideologica.<br />
Nel suo ultimo volume Secchia scrive che<br />
“numerosi giovani temono di essere ingannati.<br />
[...] Tutti provano una repulsione quasi<br />
fisica per le parole che non corrispondono<br />
ai fatti, per le parole che nascondono una<br />
realtà diversa, per coloro le cui parole non<br />
sono altro che un mezzo per tenere occupati<br />
i cervelli con ogni cosa, salvo che per andare<br />
veramente a fondo delle cose; quindi<br />
ripudiano le parole che non sono altro che<br />
espressioni di vanità. [...] Temono in primo<br />
luogo di essere ‘strumentalizzati’ e trasformati<br />
in ‘oggetto’. Fiutano dappertutto, a torto<br />
o a ragione, la ‘propaganda’ nel senso<br />
peggiore della parola” 75 . È per questo che<br />
Secchia incita i giovani militanti comunisti<br />
a farsi portatori della verità, suscitando nei<br />
coetanei quello spirito critico che è loro<br />
necessario per aprire gli occhi e constatare<br />
le ingiustizie della società. Una propaganda,<br />
quella cui pensa Secchia, che è una sorta<br />
di missione di verità nella quale i giovani<br />
comunisti devono impegnarsi a fondo, anche<br />
sacrificandosi, come fecero i loro predecessori<br />
tante volte citati dal comunista<br />
biellese. Secchia investe insomma i giovani<br />
di un compito di certo assai gravoso: quello<br />
di conquistare le masse giovanili con una<br />
propaganda sincera, non invasiva e che<br />
soprattutto tenga conto del fatto che i giovani<br />
si conquistano solo con la verità.<br />
Conclusioni<br />
74 ID, Fronte unico della gioventù, cit., pp. 101-102.<br />
75 ID, Lotta antifascista e giovani generazioni, cit., pp. 145-146.<br />
Ho tentato di delineare un’ipotesi interpretativa<br />
che spiegasse le ragioni dell’attenzione<br />
che Secchia ha verso i giovani. Alcu-<br />
a. XXVII, n. s., n. 1, giugno 2007 69