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La politica mediterranea dell'Italia: continuità e cambiamenti

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“È continuata un’accentuata attività sovversiva”<br />

Essa ha risentito sempre della propaganda<br />

sovversiva e disfattista attivamente svolta,<br />

specie tra le classi operaie.<br />

A Vercelli, in corso Fiume, sono stati rinvenuti<br />

diversi manifestini a firma “Comitato<br />

provinciale del fronte per la gioventù”,<br />

incitanti alla rivolta, ed altri volantini, a firma<br />

“la federazione comunista Biellese”,<br />

sono stati trovati a Biella, incitanti i lavoratori<br />

allo sciopero generale insurrezionale e<br />

ad unirsi alle bande partigiane per combattere<br />

i tedeschi e i fascisti.<br />

Sono state, poi, rilevate numerose scritte<br />

sovversive sui muri dell’abitato di Stroppiana,<br />

inneggianti ai ribelli ed agli anglo-americani,<br />

ed alcune altre sul muro di una casa<br />

di Caresana, sita di fronte al palazzo Comunale,<br />

contro il Duce e Hitler ed inneggianti<br />

alle armate di Stalin.<br />

<strong>La</strong> maggioranza della popolazione si è<br />

tuttora mantenuta indifferente od avversa<br />

al Pfr, ed in molti, per gli insuccessi dell’Esercito<br />

Tedesco, si è accresciuta la sfiducia<br />

nell’esito vittorioso del conflitto.<br />

Il clero, la stampa e le associazioni cattoliche<br />

hanno continuato a non dar luogo a<br />

rilievi, pur coltivando sentimenti di ostilità<br />

verso la Rsi.<br />

Lo spirito pubblico si è palesato maggiormente<br />

stanco per le gravi difficoltà economiche,<br />

per il prolungarsi della guerra e per<br />

l’attività ribellistica, che talune volte ha provocato<br />

rigorose reazioni da parte delle Forze<br />

Italo-Germaniche.<br />

Va aggiunto, poi, il terrorismo aereo nemico,<br />

che si è svolto con azioni di mitragliamento<br />

e lancio di bombe su Vercelli, dove,<br />

colpito un rifugio antistante alla stazione<br />

ferroviaria, si sono lamentati sei morti e tre<br />

feriti, sulla linea ferroviaria Milano-Torino,<br />

tra S. Germano Vercellese ed Olcenengo, rimasta<br />

temporaneamente interrotta, sulla<br />

stazione ferroviaria di Salussola, dove è stata<br />

danneggiata una vettura in sosta, e su<br />

Santhià, nei pressi della stazione ferroviaria,<br />

senza che si verificassero danni, all’infuori<br />

della rottura di numerosi vetri di alcune<br />

case.<br />

L’ordine si è mantenuto calmo. Solo si rileva<br />

che, a Biella, la sera del 25 febbraio scorso,<br />

in seguito alla notizia della uccisione di<br />

due legionari, ad opera di fuori legge, nel<br />

vicino Comune di Savigliano, i militi della<br />

Compagnia Op di Bergamo, alla quale appartenevano<br />

i disgraziati, usciti dalla caserma<br />

con alla testa il loro Comandante, iniziarono<br />

una sparatoria per le vie principali della<br />

città, provocando il panico della popolazione,<br />

fra cui, nella confusione, rimasero<br />

ferite da arma da fuoco una ventina di persone,<br />

in modo più o meno grave, e molte altre<br />

per percosse.<br />

Non si deplorarono maggiori conseguenze<br />

per il pronto intervento del Comandante<br />

del Battaglione Pontida, il quale diede ordine<br />

ai suoi uomini di uscire e ristabilire a<br />

qualunque costo l’ordine pubblico.<br />

<strong>La</strong> vita cittadina, rimasta paralizzata, poté<br />

normalizzarsi solo il giorno appresso mercé<br />

l’opera di persuasione delle autorità locali,<br />

ma il fatto diede lo spunto ad elementi sovversivi<br />

per fare opera sobillatrice fra le classi<br />

operaie, divulgando notizie allarmistiche,<br />

tanto che al lunedì le maestranze provenienti<br />

dai paesi vicini non si presentarono al lavoro<br />

ed alcuni opifici dovettero sospendere<br />

o ridurre la loro attività produttiva. Al martedì<br />

la situazione si chiarì e gli operai ritornarono<br />

regolarmente al lavoro. Il Capo della<br />

Provincia ha chiesto severi provvedimenti<br />

nei confronti dei responsabili.<br />

Il ribellismo ha intensificato la sua attività<br />

delittuosa.<br />

In aggressioni, imboscate, attacchi a posti<br />

di blocco e scontri sono stati uccisi, ad<br />

opera dei fuori legge, tredici militi italiani e<br />

sei militari tedeschi, e feriti 26 militari italiani<br />

e 12 militari tedeschi.<br />

a. XXVII, n. s., n. 1, giugno 2007 87

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