La politica mediterranea dell'Italia: continuità e cambiamenti
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Ismi del marxismo<br />
Marx non si poteva certo immaginare che<br />
oltre al proprio nome sarebbe divenuto post<br />
mortem padre putativo di molti altri ismi.<br />
Forse il più fecondo generatore di ismi del<br />
Novecento. Lui, che per primo non voleva<br />
essere considerato marxista, ha aperto la via<br />
a legioni di marxismi politici e culturali. Il<br />
tema degli ismi nati dal marxismo per filiazione,<br />
per contrapposizione o giustapposizione,<br />
in superamento o per altre tortuose<br />
vie, basterebbe da solo ad uno studio intero.<br />
Molti di questi ismi sono dovuti al cannibalismo<br />
della sinistra 8 , che ne ha continuamente<br />
germinati di nuovi via via che<br />
accantonava i vecchi. Scissionismo e frazionismo,<br />
ecco due ismi-causa che contribuiscono<br />
a spiegare queste continue frammentazioni<br />
all’interno di un quadro complessivo<br />
pervaso all’opposto da riferimenti universalizzanti<br />
e unicizzanti come la fabbrica,<br />
l’operaio, il partito.<br />
Deriva dal marxismo - ed è emblematico -<br />
il primo uso politico-ideologico del termine<br />
revisionismo, con il quale furono etichettati<br />
i primi politici e studiosi di sinistra che<br />
auspicavano il superamento di alcune parti<br />
dell’elaborazione del pensatore tedesco.<br />
Forse la sinistra non può far altro che cercare<br />
nuove risposte al suo anelito di cambiamento<br />
in un continuum teoretico. Molti<br />
ismi derivati dal marxismo hanno mostrato<br />
di contenere in sé ampie possibilità speculative,<br />
di svelare inediti angoli visuali ed essere,<br />
in una parola, maieutici. Questa ansia<br />
costante della teorizzazione, del disvelamento<br />
dei meccanismi sociali o delle leggi regolatrici<br />
della storia, può anche tramutarsi in<br />
Franco Bergoglio<br />
uno scadimento patologico quando si arrende<br />
a seguire il dibattito politico contemporaneo,<br />
creatore di ismi infimi; quale è, ultimo<br />
in ordine temporale, il berlusconismo.<br />
Finalismo<br />
Approcciare gli ismi della <strong>politica</strong> significa<br />
trovarsi impigliati in una ridda di termini,<br />
in una varietà di idee e di modi praticamente<br />
inestricabile. Quindi la scelta è caduta innanzitutto<br />
su di un concetto trasversale alla<br />
storia del pensiero politico, un termine ombra<br />
che non sempre si palesa, ma è comune<br />
a molti di essi. Dietro l’idea di finalismo della<br />
storia si coglie il punto d’arrivo, la meta<br />
della <strong>politica</strong>. L’obiettivo ultimo dell’individuo<br />
e della comunità. Il finalismo è il miglior<br />
amico di molti ismi, indica la strada per ogni<br />
credo, sia esso politico o religioso. Le tentazioni<br />
finalistiche sono sirene di Ulisse.<br />
Promettono ai seguaci religiosi il paradiso<br />
ultraterreno o quello in terra per i materialisti<br />
sia di stampo comunista che capitalista.<br />
Il finalismo è stato combattuto, all’interno<br />
del marxismo e del liberalismo stessi, da correnti<br />
minoritarie che non hanno inciso sul<br />
suo potere ammaliatore.<br />
Antonio <strong>La</strong>briola, che fondava la sua visione<br />
del socialismo sulla necessità storica,<br />
chiudeva la strada ad una concezione<br />
finalistica. Nessun Endziel, traguardo finale<br />
può fungere da giustificazione a qualcosa<br />
9 . Un monito che il secolo passato non ha<br />
saputo cogliere. Dietro molti ismi si cela invece<br />
il monstrum del progresso del genere<br />
umano, idea pure finalistica. L’idea di progresso<br />
è infatti empirica, manipolabile e<br />
ideologica quanto le altre. Già Georges So-<br />
8 LUIS SEPÙLVEDA, Raccontare, resistere. Conversazioni con Bruno Arpaia, Parma, Guanda,<br />
2002, p. 90.<br />
9 ANTONIO LABRIOLA, <strong>La</strong> concezione materialistica della storia. Saggio In memoria del<br />
Manifesto dei comunisti, Bari, <strong>La</strong>terza, 1965, pp. 7-15.<br />
30 l’impegno