La politica mediterranea dell'Italia: continuità e cambiamenti
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“È continuata un’accentuata attività sovversiva”<br />
manifestino intitolato: “Bando di franchigia”<br />
ed altri manifestini a sfondo comunista, incitanti<br />
la popolazione ad uccidere fascisti e<br />
tedeschi, sono stati affissi sui muri delle<br />
principali vie di Cigliano ad opera di ribelli.<br />
Risulta anche diffuso nel biellese il giornale<br />
“L’Unità”.<br />
A Vercelli è stato arrestato il 23 luglio scorso<br />
certo Scarparo Antonio, di anni 63, siccome<br />
trovato in possesso di tre manifestini<br />
sovversivi a firma “Il comitato comunista<br />
Vercellese”.<br />
L’apatia di gran parte della popolazione<br />
verso l’indirizzo politico da seguire si è ancora<br />
più diffusa, tramutandosi in alcuni centri<br />
in una accentuata avversione al Fascismo<br />
Repubblicano.<br />
In genere si è rivelato un senso di pessimismo<br />
e di disorientamento, in dipendenza<br />
delle operazioni militari sui vari fronti. Ma<br />
in alcuni ambienti non è mancata la fiducia<br />
nella ripresa della Germania anche per l’impiego<br />
delle armi segrete.<br />
Viva impressione ha prodotta la notizia<br />
dell’attentato al Führer.<br />
Le popolazioni si sono mantenute calme.<br />
Gli operai negli stabilimenti hanno atteso<br />
regolarmente al lavoro pur non nascondendo<br />
una certa inquietudine a causa delle precettazioni<br />
per il lavoro in Germania.<br />
Lo spirito pubblico è apparso sempre depresso,<br />
e su ciò ha influito fortemente la<br />
propaganda nemica. In questi ultimi giorni,<br />
poi, si è intensificato il timore di bombardamenti<br />
aerei nemici. Già il 7 luglio, verso le<br />
ore 2,30, apparecchi nemici lanciarono sulla<br />
città di Vercelli uno spezzone incendiario,<br />
che causò lievi danni al selciato di via Galileo<br />
Ferrari, spararono, senza conseguenze,<br />
alcuni colpi di mitraglia in direzione dell’ospedale<br />
territoriale “<strong>La</strong> Bertagnetta”, e<br />
successivamente, il 23 detto mese, dodici<br />
quadrimotori bombardarono lo scalo ferroviario<br />
di Fontaneto Po (sic), colpendo il fab-<br />
bricato viaggiatori, alcuni vagoni di un treno<br />
merci carico di cemento e tre case adiacenti.<br />
In quest’ultima incursione si lamentarono<br />
un morto e due feriti.<br />
Il ribellismo, sempre annidato nelle montagne<br />
del biellese e della valsesia, ha continuato<br />
la sua solita attività, caratterizzata da<br />
assassinii, rapine, sabotaggio.<br />
Oltre a vari ferimenti, si registrano le uccisioni<br />
dell’industriale Bertotto Giuseppe -<br />
podestà di Vagli Mosso (sic), del segretario<br />
municipale dello stesso comune e di un<br />
milite della “Muti”, per essersi opposti ad<br />
un prelevamento di tabacchi da parte di un<br />
gruppo di ribelli, di tre militi del battaglione<br />
“Pontida” in uno scontro presso il posto di<br />
blocco di Cossato, di certa Gazzena Maria<br />
per schegge di bomba lanciata nella casa del<br />
di lei suocero Rossi Giov. Battista, rimasto<br />
gravemente ferito, di due militi della Gnr, assaliti<br />
al posto di blocco di Pralungo, dell’ex<br />
segretario del Fascio di Piatto, Squillario<br />
Renzo, prelevato dalla propria abitazione, di<br />
due allievi militi del battaglione “Pontida”,<br />
attaccati di sorpresa alla postazione di blocco<br />
della Gnr di Andorno Micca, di Pintor Arturo,<br />
capo stazione di Mongrando, e moglie,<br />
siccome genitori di tre figli iscritti al Fascio<br />
Repubblicano, del milite della Gnr Zanetta<br />
Luigi, in Gaglianico, di Maggia Adelchi, di<br />
Boggio Sala Pietro e figlio Giuseppe, e di<br />
certo Cerruti, prelevati il 12 luglio dalle rispettive<br />
abitazioni in Mezzana Mortigliengo,<br />
siccome ritenuti filo-fascisti.<br />
Secondo segnalazioni, i cadaveri di queste<br />
ultime quattro persone, sarebbero stati<br />
utilizzati dai banditi per la fabbricazione di<br />
sapone da bucato.<br />
Di alcuni altri cittadini e militi italiani e<br />
tedeschi prelevati o catturati dai ribelli si<br />
ignorano le sorti.<br />
Numerose sono le rapine di danaro, di<br />
automezzi, di generi alimentari, di tabacchi,<br />
consumate nel mese di luglio dai banditi,<br />
a. XXVII, n. s., n. 1, giugno 2007 73