La politica mediterranea dell'Italia: continuità e cambiamenti
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“È continuata un’accentuata attività sovversiva”<br />
<strong>La</strong> irregolare distribuzione dei generi tesserati<br />
e la rarefazione dei prodotti hanno inciso<br />
fortemente sulle masse operaie e impiegatizie.<br />
Le popolazioni hanno sempre vivamente<br />
lamentato la deficienza dei grassi e<br />
del combustibile. Gli organi di polizia hanno<br />
proseguito con intensa attività la lotta<br />
contro il mercato nero che, purtroppo, si è<br />
sviluppato sempre più esosamente.<br />
Relazione del 6 febbraio 1945<br />
Nel mese di gennaio 1945-XXIII, la situazione<br />
<strong>politica</strong> della Provincia di Vercelli è<br />
andata in declino rispetto al mese precedente,<br />
divenendo piuttosto difficile.<br />
Specie nella zona Nord, è stata svolta attiva<br />
propaganda da parte dei sovversivi tendente<br />
a sobillare le masse operaie.<br />
Diversi manifestini sovversivi sono stati<br />
rinvenuti a Biella a firma “I garibaldini del<br />
Biellese” e “I gruppi di difesa della donna e<br />
per l’assistenza ai combattenti della libertà”,<br />
nell’abitato del Comune di Salasco, a firma<br />
“Il comitato di liberazione nazionale”, a S.<br />
Germano Vercellese, incitanti i giovani precettati<br />
dal Distretto Militare a non rispondere<br />
alla chiamata. A Vercelli alcuni foglietti antifascisti<br />
sono stati affissi in via Duomo, ed<br />
altri manifestini sovversivi sono stati trovati<br />
nei pressi dello stabilimento Setvis, a firma<br />
“Il comitato di agitazione di fabbrica”, incitanti<br />
gli operai a protestare contro l’eventuale<br />
licenziamento di mano d’opera ed a pretendere<br />
rivendicazioni salariali ed alimentari.<br />
In gran parte della popolazione si è tuttora<br />
notato un contegno passivo ed indifferente<br />
nei riguardi del Pfr, e, per l’andamento<br />
sfavorevole delle operazioni belliche sui vari<br />
fronti tenuti dall’esercito tedesco, si è in<br />
molti accentuata la sfiducia nell’esito vittorioso<br />
del conflitto.<br />
L’atteggiamento del clero, della stampa e<br />
delle associazioni cattoliche verso la Rsi è<br />
continuato ad apparire riservato.<br />
Lo spirito pubblico è apparso profondamente<br />
depresso, a causa delle gravi difficoltà<br />
alimentari, dell’alto costo della vita, del<br />
prolungarsi della guerra e delle continue<br />
azioni di molestia dei ribelli.<br />
Vi ha anche influito la intensificata attività<br />
aerea nemica, mediante mitragliamenti e<br />
spezzonamenti lungo le linee ferroviarie,<br />
sulle stazioni ferroviarie di Olcenengo, Salussola,<br />
S. Antonino di Saluggia, Livorno<br />
Ferraris, Borgovercelli, Santhià, e su strade<br />
di comunicazioni, comprese quelle campestri,<br />
contro gli abitati di Pratrivero e Borgovercelli<br />
e contro alcune aziende agricole, per<br />
cui si deplorano vittime e danni.<br />
In particolare va rilevata la incursione del<br />
9 gennaio sulla stazione ferroviaria di Santhià,<br />
dove quattro aerei mitragliavano una<br />
littorina in sosta, provocando la morte di 24<br />
persone e il ferimento di altre 50.<br />
L’ordine si è mantenuto calmo.<br />
Il ribellismo, che infesta specialmente le<br />
zone del Biellese e della Valsesia, ha continuato<br />
la sua solita attività contro persone e<br />
cose.<br />
Si registrano le uccisioni, ad opera dei<br />
fuori legge, di tal Castagneri Aldo, di anni<br />
20, da Pollone, ritenuto traditore, di certa Salino<br />
Elisabetta in Unia, cui già era stato asportato<br />
un automezzo, di Luccani Ida, residente<br />
a Muzzano, insegnante elementare,<br />
iscritta al Fascio Repubblicano di Biella, di<br />
Bellini Maria <strong>La</strong>ura, di anni 16, figlia dello<br />
squadrista della Brigata Nera di Biella Bellini<br />
Angelo, mentre in imboscate o scontri sono<br />
stati uccisi un milite della Gnr, un soldato<br />
alpino e sette militari tedeschi, fra i quali il<br />
Capitano Holbert della Gendarmeria Zug, di<br />
stanza a Biella. Ha perduto anche la vita in<br />
una aggressione, nella stazione di Santhià,<br />
un ferroviere tedesco.<br />
Risultano, poi, prelevati l’insegnante elementare<br />
del comune di Occhieppo Inferiore,<br />
Tiraudi Anna in Ottavi, il V. Brigadiere di<br />
a. XXVII, n. s., n. 1, giugno 2007 85