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La politica mediterranea dell'Italia: continuità e cambiamenti

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Pietro Secchia, i giovani e il valore dell’esempio nell’esperienza formativa<br />

ve generazioni” 66 , Secchia scrive: “Sugli<br />

studenti e la loro lotta in tutti i paesi è mia<br />

opinione che si tratti del più possente movimento<br />

rivoluzionario di questi anni. Lotta<br />

di generazioni e lotta di classe. Il movimento<br />

studentesco ha assunto una dimensione<br />

<strong>politica</strong> 67 che va al di là delle rivendicazioni<br />

universitarie. È un movimento di classe e di<br />

generazioni così impetuoso quale non si vedeva<br />

da cinquant’anni. Non tutte le loro posizioni<br />

sono chiare e accettabili, non tutti gli<br />

obiettivi sono precisi 68 . Non c’è ancora una<br />

organizzazione, una guida che li raggruppi,<br />

li coaguli, come nel 1920, ma il dato positivo<br />

che esce fuori è che tutto il movimento è<br />

orientato a sinistra per la pace, per la lotta,<br />

per il potere e per il socialismo (nel 1919 la<br />

gioventù in parte andò col fascismo)” 69 .<br />

Secchia, anche in questo caso, unisce la<br />

prospettiva generazionale a quella classista,<br />

affermando che il movimento degli studenti<br />

“aveva una sua precisa radice <strong>politica</strong> e che<br />

soltanto così ne poteva essere spiegata la<br />

dimensione internazionale. Al fondo della<br />

ribellione studentesca sta infatti un rifiuto<br />

globale della società capitalistica” 70 . Il comunista<br />

biellese dimostra un’attenzione ed<br />

un interesse straordinari per un comunista<br />

della sua generazione per quei giovani da<br />

altri tacciati di essere “figli della borghesia”<br />

e questa attenzione ha anche una sorta di<br />

componente sentimentale che talvolta traspare,<br />

come quando scrive che “l’esperienza<br />

e la vita ci hanno insegnato che quello<br />

slancio tumultuoso e ribellistico che agitava<br />

i nostri animi giovanili e che oggi muove<br />

le nuove generazioni, quella sete di verità,<br />

di sincerità e di giustizia erano e sono aspirazioni<br />

giuste, non sogni chimerici. Anche<br />

se non sempre fu chiaro a noi come realizzarle,<br />

anche se noi stessi commettemmo errori,<br />

nell’illusione di poter realizzare subito<br />

o assai più presto di quanto poi fu i nostri<br />

ideali. I ‘rivoluzionari’ e non soltanto i giovani,<br />

ce lo insegna Lenin, in genere sono<br />

ottimisti nelle loro previsioni e nelle loro<br />

prospettive. Si tratta, beninteso, di non confondere<br />

i nostri desideri con la realtà; ma<br />

neppure di dimenticare che il socialismo non<br />

è un sogno, bensì una realtà che può e deve<br />

realizzarsi con la volontà e la lotta degli uomini,<br />

con il loro lavoro, la loro azione e i loro<br />

sacrifici” 71 . In questa lunga citazione sono<br />

reperibili alcuni temi a mio giudizio centrali<br />

nell’elaborazione secchiana: da un lato il<br />

ruolo delle avanguardie, la necessità di coniugare<br />

il momento individuale con quello<br />

di massa e la necessità di un’organizzazione<br />

che si faccia carico della sintesi delle istanze<br />

politiche provenienti dai movimenti.<br />

Per quanto riguarda il primo elemento, è<br />

evidente che Secchia considera fondamen-<br />

66 P. SECCHIA, Lotta antifascista e giovani generazioni, cit., p. 138. Secondo Secchia<br />

questo “sussulto” non nasce nel 1968, ma ha origine dal luglio 1960, dai fatti di Genova, di<br />

Reggio Emilia, di Palermo e Catania (idem, pp. 138-139).<br />

67 Sulla “dimensione <strong>politica</strong>” della contestazione giovanile cfr. anche la già citata lettera<br />

a Luigi Longo del 28 giugno 1968, cit., p. 707.<br />

68 Su questo punto si veda diffusamente P. SECCHIA, Lotta antifascista e giovani generazioni,<br />

cit., pp. 138-152.<br />

69 ID, Quaderno n. 6. 1964-1970, cit., p. 534.<br />

70 ID, Lotta antifascista e giovani generazioni, cit., p. 142; sullo stesso tema ritorna anche<br />

nel già citato articolo pubblicato in “Baita” il 18 aprile 1968 e nella Commemorazione di Che<br />

Guevara, cit.<br />

71 ID, Lotta antifascista e giovani generazioni, cit., p. 145.<br />

a. XXVII, n. s., n. 1, giugno 2007 67

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