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La politica mediterranea dell'Italia: continuità e cambiamenti

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“Oggi in Italia”<br />

stato coinvolto in numerose campagne politiche<br />

per tutto l’inizio del 1950. Dopo sette<br />

anni da direttore e un totale di quaranta procedimenti<br />

contro di lui, lasciò l’Italia per<br />

la Cecoslovacchia nell’ottobre del 1957.<br />

Forse veniva considerato come sostituto di<br />

Natoli, nello stesso ruolo. <strong>La</strong>vorò per “Oggi<br />

in Italia” fino al novembre del 1959, quando<br />

l’amnistia gli permise di tornare in Italia.<br />

Tuttavia al suo ritorno, dopo una fredda accoglienza<br />

da parte del Pci di Ferrara, Gandini<br />

decise di tornare a Praga e al suo lavoro<br />

per “Oggi in Italia”. Nel novembre di quell’anno<br />

arrivò a casa sua, dall’Italia, una misteriosa<br />

lettera indirizzata ad una sconosciuta<br />

donna ceca chiamata “Olga Svehlá”.<br />

<strong>La</strong> lettera fu intercettata dalla moglie di Gandini<br />

che, apertala, trovò un piccolo frammento<br />

di carta scritto in codice con lettere e numeri.<br />

<strong>La</strong> moglie di Gandini portò immediatamente<br />

la lettera a Moranino, il quale, come<br />

afferma Gandini, lo accusò di essere una<br />

sorta di spia (che stava lavorando o per<br />

l’Stb, il servizio segreto ceco, o per l’Occidente).<br />

Di conseguenza, Gandini fu espulso<br />

dal collettivo della radio, ma continuò a<br />

lavorare come giornalista e traduttore e conseguì<br />

la laurea alla Università Carlo di Praga.<br />

<strong>La</strong> storia delle disavventure di Gandini si<br />

basa su una lettera che lui stesso spedì a<br />

Luigi Longo nel 1968, con la quale chiedeva<br />

una pubblica riabilitazione 31 . Questo concorda<br />

perfettamente con il resoconto che mi<br />

fece in un’intervista nel 2003. <strong>La</strong> storia è<br />

anche la base per uno degli episodi in “Uomini<br />

ex” di Fiori. Naturalmente, è impossibile<br />

fare commenti sulla veridicità o meno della<br />

storia. Può darsi che gli archivi dell’Stb contengano<br />

qualche informazione ma, al mo-<br />

31 APCI, 0553, 1258-1262.<br />

32 APCI, 0527, 1929-1932.<br />

mento, non è permesso agli studiosi l’accesso<br />

ad informazioni riguardanti cittadini stranieri.<br />

Se, tuttavia, accettiamo come probabile<br />

l’ipotesi che Gandini sia stato incastrato<br />

dai servizi segreti cechi, possiamo facilmente<br />

concludere che, dall’inizio del 1960,<br />

le autorità ceche cominciavano a considerare<br />

scomoda “Oggi in Italia”.<br />

Questa teoria è forse maggiormente accreditata<br />

in un documento del gennaio 1965<br />

che descrive l’esito di un incontro tra un<br />

membro del Pci (la lettera non è firmata) e<br />

Koutský del Ksc 32 . Koutský era stato in<br />

Francia prima di visitare l’Italia, probabilmente<br />

per discutere alcuni problemi relativi<br />

al rapporto fra i partiti comunisti dell’Est<br />

e dell’Ovest. Koutský insisteva sulla “non<br />

ingerenza negli affari interni dei singoli partiti,<br />

considerando ingerenza ogni proposta<br />

di discussione o di collaborazione che non<br />

sia concordata fra le segreterie”. In questo<br />

senso la pubblicazione nel 1964 del “Memoriale”<br />

di Togliatti costituiva una “ingerenza”.<br />

L’impressione che se ne ricava è che le discussioni<br />

ideologiche della metà degli anni<br />

sessanta avevano portato le relazioni tra<br />

Ksc e Pci a uno stato di tensione. “Oggi in<br />

Italia” era un elemento che contribuiva a<br />

queste difficoltà. All’incontro, Koutský aveva<br />

affrontato in modo risoluto la questione<br />

di “Oggi in Italia” chiedendo una “modifica<br />

della situazione esistente”. Il nuovo ambasciatore<br />

italiano (Grillo), arrivato in novembre,<br />

aveva basato, così affermava Koutský,<br />

su due fondamentali premesse il miglioramento<br />

delle relazioni diplomatiche tra<br />

Italia e Cecoslovacchia: a) la chiusura di<br />

“Oggi in Italia”; b) la restituzione di terra e<br />

proprietà ai cittadini italiani che erano stati<br />

a. XXVII, n. s., n. 1, giugno 2007 51

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