La politica mediterranea dell'Italia: continuità e cambiamenti
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sti partigiani, così si ipotizzava, c’entravano<br />
in qualche modo con le trasmissioni che<br />
rientravano in un patto di mutua assistenza<br />
Pci/Ksc.<br />
Nell’agosto del 1951 il governo italiano<br />
era ormai convinto che il programma provenisse<br />
della Cecoslovacchia, tanto da inviare<br />
una formale lettera di protesta all’ambasciatore<br />
ceco a Roma. Questo fu il primo dei<br />
tre tentativi (il secondo è del 1954 e il terzo<br />
del 1958) di servirsi dei canali diplomatici per<br />
impedire la trasmissione del programma.<br />
Nessuno di questi tentativi ebbe successo,<br />
ma provano l’importanza che i cristiano democratici<br />
attribuivano a “Oggi in Italia” e i<br />
problemi che procurava loro. Il programma<br />
continuò ad essere trasmesso e cessò soltanto<br />
dopo l’invasione sovietica della Cecoslovacchia<br />
nel 1968.<br />
“Oggi in Italia” ha ricevuto scarsa attenzione<br />
dagli studiosi. <strong>La</strong> casistica sulla radiodiffusione<br />
di solito la cita brevemente, e gli<br />
studi sul movimento comunista italiano ne<br />
accennano casualmente 1 . Questa apparente<br />
mancanza di interesse può essere attribuita<br />
all’assenza di una qualsiasi significativa<br />
documentazione d’archivio relativa al<br />
programma ed alla segretezza che lo circondava.<br />
Comunque, con la caduta del muro di<br />
Berlino nel 1989 e l’apertura agli studiosi di<br />
importanti archivi, la situazione è cambiata.<br />
Philip Cooke<br />
<strong>La</strong>vorando con l’archivista fiorentino Stefano<br />
Vitali, lo storico Giovanni De Luna ha<br />
potuto studiare, nel 1992, alcune trascrizioni<br />
del programma conservate negli archivi<br />
di Radio Praga. Egli allora presentò un’affascinante<br />
serie di programmi per Rai 3, che<br />
“riproducevano” alcune di quelle trasmissioni<br />
originali. Questi programmi di De Luna<br />
rappresentavano il preludio ad una monografia<br />
su Radio Praga e “Oggi in Italia”, che<br />
non fu purtroppo realizzata 2 .<br />
Recentemente, il sociologo italiano Rocco<br />
Turi ha dedicato una sezione del suo libro<br />
“Gladio Rossa” a “Oggi in Italia”. L’analisi<br />
di Turi si basa su documenti studiati al<br />
Ministero italiano degli Affari esteri e ad un<br />
limitato numero di testimonianze orali. Il resoconto<br />
del Turi è indubbiamente ben documentato,<br />
ma presenta numerose lacune, sia<br />
riguardo ai documenti studiati, che al metodo<br />
impiegato. Soprattutto, la sua tesi centrale<br />
che la Cecoslovacchia fosse il centro<br />
nevralgico di una serie di complotti antidemocratici,<br />
culminanti nel rapimento e assassinio<br />
di Aldo Moro ad opera di terroristi che,<br />
a quanto pare, erano stati addestrati là da<br />
ex partigiani, non è per niente convincente 3 .<br />
In questo articolo ricostruisco la storia di<br />
“Oggi in Italia” basandomi su materiali provenienti<br />
da archivi diversi, e più precisamente<br />
l’archivio della Radio ceca a Praga, l’ar-<br />
1 Si veda, per esempio, FRANCO MONTELEONE, Storia della radio e della televisione in<br />
Italia, Venezia, Marsilio, 1992, p. 239 e GIOVANNI GOZZINI - RENZO MARTINELLI, Storia del<br />
Partito comunista italiano. Vol. VII. Dall’attentato a Togliatti all’8 o Congresso, Torino,<br />
Einaudi, 1998, pp. 152-154. Per una descrizione romanzata della vita degli italiani che fuggirono<br />
in Cecoslovacchia, con ampie sezioni dedicate alla radio, si veda GIUSEPPE FIORI,<br />
Uomini ex, Torino, Einaudi, 1993.<br />
2 Sono molto grato a Giovanni De Luna e a Stefano Vitali per avermi permesso di accedere<br />
senza limitazioni al loro materiale.<br />
3 ROCCO TURI, Gladio Rossa, Venezia, Marsilio, 2004. Per il discorso sul programma della<br />
radio si veda, soprattutto, il capitolo intitolato L’apparato di radiopropaganda comunista,<br />
pp. 91-119.<br />
40 l’impegno