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Testo - Antonio Ferrazzani

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La guerra è stata una tremenda delusione oltre che una crudelissima<br />

jattura. Ma se guardo la mia giovinezza, le mie tensioni, e le<br />

paragono a quello che mi vedo intorno, non so cosa dire. Dicono<br />

che le ideologie sono morte, spazzate via dal benessere e<br />

dall’insuccesso. Non so; comunque non hanno introdotto un<br />

mondo migliore.<br />

Parlo del senso della vita che noi avevamo. Dell’ eccitazione e<br />

della gioia di esistere, non di politica o di altro. Ho impiegato molti<br />

di questi ultimi anni per capire che tutto quello che mi ricordo<br />

non è fascismo o guerra, ma è gioventù e tensione.<br />

Anche se sono vecchio, e sono semplicemente sopravvissuto a<br />

me stesso, non so davvero come i giovani di oggi facciano a vivere.<br />

Per questo c'è la droga, l'angoscia del domani. Una sorta di diffusa<br />

mancanza di...Non si sa di cosa ma si sente.<br />

Pare che il vuoto riesca a riempire qualunque orizzonte.<br />

Delle volte mi sembra che la gente - i giovani principalmente,<br />

ma anche gli altri - consumino il loro tempo, le loro cose, senza<br />

sapere più dove sono. Oppure, che abbiano l'inconscia sensazione<br />

di essere in un posto che è tutt'altro che degno di amore o di speranza.<br />

Immagino che per alcuni sia come per quegli ebrei dei lager a<br />

cui, mostrata la ciminiera di un forno, avevano detto che sarebbero<br />

usciti soltanto da lì.<br />

Loro, i giovani, non vorrebbero uscire da lì. Ma ormai che sono<br />

dentro, proprio non sanno come sfuggire a questo destino.<br />

La vita può sembrare una disgrazia capitata senza preavviso.<br />

Senza permesso. Un accidente fra capo e collo.<br />

La guerra ci ha mangiato buona parte della giovinezza e buona<br />

parte degli amici. I politici ci hanno portato per mano sull'orlo del<br />

baratro. Tutti e “otto milioni di baionette”. Forse non c'è maledizione<br />

che basti.<br />

Anche se alla mia età avrei dovuto imparare altro che maledire.<br />

Ma chi dovremo ringraziare...chi devono ringraziare loro, i ragazzi<br />

di oggi, per la loro giovinezza? Chi devono ringraziare per il<br />

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