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Testo - Antonio Ferrazzani

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fuoco, dopo qualche istante si era fatta di pochi centimetri più avanti.<br />

Così la poca luce, che colpiva la casa di lato, aveva reso più<br />

leggera l'oscura trama che l’avvolgeva. Era la servetta con cui Mulid<br />

amoreggiava. Lo guardava fissamente, come per accertarsi che<br />

lui l'avesse riconosciuta. E, quando ne fu sicura, gli sorrise. Fu un<br />

movimento lento, quasi impercettibile; come uno sbocciare sempre<br />

maggiore della grazia di quel viso.<br />

Poi la figura arretrò e disparve.<br />

Se fosse stato più giovane, avrebbe pensato a una conquista.<br />

Che magari la ragazza gli si proponesse. Ma in quel contesto la cosa<br />

era inconcepibile. Era un vecchio, e l’ “amico di Mulid. E per<br />

quanto l'amicizia non sia mai stata un'efficiente custode dell'harem<br />

- anzi! -, sia l’occasione che l’età non gli sembravano dare alcuno<br />

spazio a futuribili erotismi interrazziali.<br />

Un'idea balenò nella sua mente. La caratteristica più marcata di<br />

quel sorriso era la dolcezza; come se la ragazza avesse voluto accarezzarlo<br />

in un affettuoso moto dell'animo. E tutto gli parve chiaro.<br />

Mulid le aveva confidato il proprio piano a vincere ancor più la<br />

resistenza della donna; a seminare in lei una viva speranza per il<br />

prossimo futuro, oltre che in se stesso. Lui gli avrebbe tolto i calcoli.<br />

Quel sorriso doveva essere un gesto di riconoscenza, un affiorare<br />

sulle labbra della giovane dello stato di pienezza interiore a<br />

cui era giunta, e di cui voleva farlo in qualche modo partecipe. Era<br />

un ringraziamento per ciò che lui avrebbe fatto per lei, per Mulid,<br />

e per quella prole maschia che l'alessandrino voleva assolutamente<br />

dalla sorte. Oscuramente, per il futuro. Quel sorriso gli parlava di<br />

figli e di gravidanze. Era il sorriso delle donne in attesa.<br />

Ma l'altra per certo non era in attesa. Questo si capiva sia dal<br />

modo in cui Mulid gli raccontava del proprio rapporto con la giovane.<br />

Non il rapporto di due amanti ma piuttosto quello di due<br />

adolescenti che ancora si cercassero. E dal modo morbido in cui<br />

l'alessandrino conduceva la trattativa che avrebbe dovuto portare<br />

a quella benedetta estrazione dei calcoli.<br />

Tutto questo lo ipotizzò in pochi istanti. Solo col passare del<br />

tempo divenne oggetto del suo convincimento. Un’ ipotesi oscura<br />

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