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Testo - Antonio Ferrazzani

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Più che di pornoeccetera, si trattava di una sorta di verbigerazione<br />

mista a colorite volgarità postprandiali. Di tanto in tanto Jutte legava<br />

un vagone di parole che - estrapolate da contesti più o meno<br />

razionali - avevano sostato nella sua testa negli ultimi sei mesi -<br />

parole singolari di concetti ancor più singolari -, e le strutturava<br />

secondo una logica del momento a cui nessuno riusciva ad accedere.<br />

Una logica logica solo per lei.<br />

A quel punto l’amica diveniva così tanto l’icona<br />

dell’incomprensione che, pian piano, iniziava a pensare lei stessa<br />

che il suo discorrere non avesse un autentico significato.<br />

E si arrendeva.<br />

Qui finiva tutta l’operazione di “complessa comunicazione”.<br />

Sarebbe stato troppo difficile per lei ricominciare da capo, e spiegare,<br />

pianamente quanto quietamente, il suo pensiero.<br />

Troppo difficile ricordare tutto, ed esporlo in maniera comprensibile<br />

!<br />

Jutte era tanto cara.<br />

Purtroppo, il pensiero, i concetti - e le stesse parole - a volte<br />

divengono vascelli fantasma che a Capo Horn si mettono a volare<br />

contro ogni loro natura. E nessuno può riafferrare quelle navi<br />

una volta salpate dai porti della nostra immaginazione.<br />

Un tempo morire era una disgrazia e basta. Ora può essere<br />

considerato un elegante escamotage. Un optional che dipende dalla<br />

nazionalità, dal censo, dalla fortuna.<br />

Dalle proprie capacità intellettuali e fisiche. Un “progetto” su<br />

noi stessi. Proprio quando da più parti l’idea di progetto nella vita<br />

umana è rigettata.<br />

Ma avere liberato la morte da antiche leggi che una volta la<br />

soggiogavano, sottomettendola all’oggettivo potere biologico della<br />

vita, era stato come liberare una belva che, solo per il fatto di<br />

scorrazzare fra i vecchi nei giardini pubblici, o nei parchi di più o<br />

meno sontuosi cronicari - all’ombra dei cui ciliegi vecchi ruderi<br />

portano avanti interminabili quanto tremebonde partite a dama -,<br />

ebbene soltanto per questo sembrava meno crudele, meno odiosa<br />

e innaturale.<br />

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