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Testo - Antonio Ferrazzani

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16<br />

Quando giunse in prossimità del piccolo tempio, alzando lo<br />

sguardo, s'accorse che Burg el-Arab era immersa nelle tenebre.<br />

Per certo non vi erano Presidenti in giro, quella notte.<br />

Ciò rendeva ancora più piacevole il momento. Era contento<br />

dell'oscurità che lo circondava. Aveva bisogno di silenzio e di<br />

buio. C'era qualcosa in lui che cercava di affiorare fino alla coscienza.<br />

Per un attimo si sentì come una femmina che avesse bisogno<br />

delle tenebre della tana per dare alla luce la nuova cucciolata.<br />

Parcheggiò sul retro della costruzione fatiscente e poi, come risvegliato<br />

a un dovere a cui era bene non sottrarsi, scorse alla luce<br />

dei fari la breve lettera di Saskia. Poi, al termine della lettura, entrò<br />

e andò ad accucciarsi nell'angolo della moschea che gli aveva già<br />

offerto asilo.<br />

Questa volta non curiosò ispezionando l'interno del luogo sacro,<br />

tanto ombreggiato da essere quasi indistinguibile. Piuttosto,<br />

reggendosi il capo fra le mani, cercò di penetrare quanto la moglie<br />

gli aveva scritto. E di figurarsi cosa stesse accadendo lassù e quale<br />

sarebbe stato l'epilogo della vicenda.<br />

Sapeva di farlo per distrarsi dagli eventi in cui era stato appena<br />

coinvolto. E questo presto lo riportò al motivo della sua visita in<br />

quel luogo.<br />

Gli ultimi avvenimenti si intrecciavano, acquistando ciascuno<br />

maggiore significato alla luce dell'altro. Fino a dissolversi contro la<br />

morte del piccolo nomade.<br />

Il punto di partenza di quella sorta di peregrinazione interiore<br />

poteva essere considerato una delle cose che si sanno da sempre<br />

ma a cui non abbiamo mai prestato fede. Gli sembrava d'aver<br />

compreso a fondo quanto il proprio futuro non rientrasse nella<br />

sua predeterminazione, e neanche in una sua pur modesta previsione.<br />

Quanto gli stava accadendo sottolineava come l’essenziale<br />

qualità del tempo a venire fosse quella di sfuggire a ogni controllo.<br />

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