22.05.2013 Views

Testo - Antonio Ferrazzani

Testo - Antonio Ferrazzani

Testo - Antonio Ferrazzani

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

tero all'accorciamento di una gamba per pareggiare l'altra, che s'era<br />

improvvisamente abbreviata senza che i “professori” da lei frequentati<br />

fossero riusciti a fornirne una spiegazione sia pur lontanamente<br />

motivata, se non proprio rigorosamente scientifica.<br />

Allegramente, da una clinica all'altra, da un gabinetto specialistico<br />

“coi fiocchi” - come diceva lei assolutamente soddisfatta - a<br />

un altro: fino a morire. In quell'ultimo gesto lasciando rotolare in<br />

terra l'occhio di vetro, frutto d'uno sfortunato intervento riconosciuto<br />

da tutti come tale tranne che da lei, orba ma contenta della<br />

sfumatura pervinca del piccolo luccicante globo.<br />

Il kalkoloso e colei in alcuni momenti gli sembravano molto<br />

simili. Egualmente decisi a raggiungere la barriera del possibile<br />

medico (ma ve n’era una?!), a vincere la gravità a cui era sottoposto<br />

il proprio essere, alla battaglia contro l'ineludibile consumo<br />

della vita; indifferenziati, se non nella consistenza patrimoniale,<br />

nella violenta percezione del loro tempo, un tempo di interventi<br />

miracolosi, di protesi mirabolanti, di trapianti sovrumani ( o sottumani?).<br />

Un tempo in cui il bisturi imperava di una sua cruenta<br />

affabilità, in cui il chirurgo plastico e il dietologo potevano mutare<br />

forme e fortuna, raddrizzare l'interpretazione che il destino aveva<br />

osato tentare della nostra vita. Tempo di piccoli ma ricchi demiurghi<br />

che generavano interventi della provvidenza. Addirittura di<br />

sottospecie mediche, opulente e adorate quanto altre mai lo erano<br />

state, la cui esistenza sembrava aver ottimamente sostituito quella<br />

di domineddio.<br />

In alcuni momenti, guardando l'egiziano, il suo cuore veniva<br />

meno. Che Mulid fosse l’icona dell’uomo moderno, che con costante<br />

parossismo raggiunge la propria infelicità nell'estrema ricerca<br />

di un attuale paradiso sanitario?<br />

Fissando l'ansia e il dolore che trasparivano consistenti fra le<br />

pieghe del suo sorriso, il suo petto si colmava d’angoscia. Cosa ne<br />

sarebbe stato dell’egiziano se un giorno avesse dovuto accorgersi<br />

che i figli di Esculapio erano incapaci di ridargli la felicità; di garantirgli<br />

l'assoluto benessere che egli s'era fitto in capo di poter<br />

raggiungere?<br />

61

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!