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Testo - Antonio Ferrazzani

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momento in cui o si dovevano gettare nella pattumiera, o si rifilavano<br />

- in blocco con tante altre dello stesso genere - ad uno di<br />

quei porti di marciume privato e pubblica turbolenza mnesica che<br />

erano i negozi di quel tipo.<br />

Atelier di modernariato.<br />

In quel caso si trattava di musica dodecafonica. Per chissà quale<br />

strano motivo, Selene si era lasciata attirare dal piccolo contenitore<br />

dalle tinte singolari - con una quasi invisibile traccia di caffè<br />

in basso a destra, che poteva sembrare un intenzionale motivo di<br />

decorazione -, e dalla grafica surrealmente moderna. Lei non era<br />

una assidua frequentatrice di quel tipo di musica, e tanto meno “se<br />

ne intendeva”. Ed era certa di non essersi mai intrattenuta<br />

sull’argomento con l’amica.<br />

Anche se era musica che non le dispiaceva. Perché a volte aveva<br />

un effetto benefico su di lei, la distendeva.<br />

Insomma, l’episodio dodecafonico le capitava fra capo e collo<br />

in molti sensi; perché si trattava anche di una musica difficile,<br />

spesso da assoluti intenditori. Quando non del tutto inafferrabile.<br />

Già un’altra volta Selene le aveva regalato un piatto di porcellana<br />

sicuramente di provenienza simile a quella dell’attuale cd. Una<br />

scena d’Avvento incorniciata da una fascia di peltro sbalzato.<br />

Da quattro soldi, ma davvero delizioso.<br />

“Gesù è brutto - le aveva detto - ma non pretenderai una verosimiglianza.<br />

La fascia è un sogno! Scusa, non sono riuscita a trattenermi.<br />

E poi è Natale!”.<br />

Dal modo in cui aveva pronunciato le ultime parole, si era accorta<br />

di come Selene fosse convinta che lei non poteva non perdonarle<br />

il regalo modesto a causa della Festa.<br />

Per l’amica il Natale assorbiva tutto, cancellava ogni macchia.<br />

Chissà fino a quale punto non lo confondeva con la novità - la verginità<br />

- del Nuovo Anno così vicino.<br />

Forse per tutti i cristiani avrebbe dovuto essere così. Non soltanto<br />

per Selene che era cattolica ma con una figlia che decideva<br />

aborti come fossero vacanze a Sharm-el-Sheik.<br />

Doveva essere terribile per la poverina.<br />

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