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Testo - Antonio Ferrazzani

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Ma non è così. Quest’ittero glaciale ha misteriosamente a che<br />

fare con un fenomeno dinamico da poco scoperto da due specialisti<br />

miei amici (disse l’ometto). Anzi, con diverse dinamiche ancora<br />

oggetto delle sospettose ricerche etologiche di questi signori, che<br />

insieme passano di poco i cinquant’anni.<br />

In diversi vivai del nord-ovest in cui venivano allevate molte<br />

specie di pesci - ma non lo scazzone del Baltico! - da tempo si verificavano<br />

disastrose quanto incomprensibili morie. E la cosa era<br />

stata segnalata alla coppia Janssen-Van De Pest, i due amici del<br />

conferenziere, che al momento svolgevano ricerche appunto lungo<br />

quelle sponde glaciali.<br />

Cosa accadde quando furono chiamati in causa questi giovani<br />

promettenti studiosi dall’Autorità delle acque del luogo? Immediatamente<br />

essi si accorsero che in tutte le vasche dei vivai vi erano<br />

delle lamprede, le quali determinavano le conseguenze disastrose -<br />

se non addirittura catastrofiche - che ciascuno di voi può ben immaginare.<br />

La lampreda è un autentico vampiro marino, e per essa<br />

distruggere - o quasi - una colonia è cosa facilmente realizzabile.<br />

Ora questi banchetti all’interno dei vivai non potevano far piacere<br />

ai loro proprietari. La cosa doveva essere fermata. Bisognava conoscere<br />

la meccanica dell'accesso di quelle assassine. Si compirono<br />

operazioni di controllo, si verificò la tenuta delle pareti di contenimento,<br />

si fotografò, si attinse alla popolazione ittica in crescente<br />

diminuzione.<br />

E a quel punto ci si accorse anche della presenza dello scazzone<br />

dorato. Che, tra parentesi, avrebbe dovuto essere “baltico”, o<br />

che almeno era stato baltico sino a pochi anni prima.<br />

Cosa diavolo ci faceva quel pesce lassù? Come e perché era arrivato<br />

da quelle parti? : se lo chiesero in molti, proseguì il conferenziere.<br />

Ma i due amici compresero subito che, se non si faceva attenzione,<br />

le ricerche si sarebbero talmente ampliate da coinvolgere<br />

analisi approfondite sul fasciame dell'Arca di Noè, al fine di stabilire<br />

precedenze e datazioni. Insomma bisognava “rinunciare a<br />

qualcosa” per raggiungere in tempo utile dei risultati.<br />

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