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Testo - Antonio Ferrazzani

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decisioni che lui avrebbe dovuto pagare in termini di fastidio, o<br />

addirittura di sofferenza.<br />

Forse, per sollevarsi dallo stato di leggera frustrazione e autocommiserazione<br />

in cui si trovava, sarebbe bastato scrivergli. Gettare<br />

giù una pagina o due. Magari dicendogli con tutta sincerità<br />

che, sistemati gli affari della figlia, preferiva tornare con calma. E<br />

che neanche le dispiaceva di ritrovarsi a casa. Anzi vi erano delle<br />

cose e delle persone interessanti che aveva ultimamente incontrato.<br />

Fra quelle che aveva frequentato per qualche rubber solitamente<br />

veloce. Niente tornei in quel momento, per carità.<br />

O anche questo avrebbe potuto farlo soffrire?!<br />

E se gli avesse parlato dell'ittiologo che aveva tenuto l'ultima<br />

conferenza. Un uomo singolare, non più giovane ma capace di interessare<br />

un uditorio per quasi due ore su quello strano argomento.<br />

Su quella marginale scoperta fatta da suoi amici l'anno prima.<br />

Bisognava ammettere che il gruppo a cui apparteneva la figlia della<br />

sua amica sapeva scegliere i suoi “promotori”. Almeno quello.<br />

Il conferenziere aveva raccontato come la lampreda<br />

s’attaccasse allo scazzone dorato per penetrare nei vivai. In uno<br />

strano modo che lei avrebbe definito “non privo di un candore<br />

naif“.<br />

Aprì il portatile.<br />

Ti ho raccontato come a volte vada con Selene ad ascoltare<br />

qualche conferenza.<br />

Lei e sua figlia Kati si battono contro l'inquinamento e “la sopraffazione<br />

umana” sul pianeta. Dicono proprio così. E' un modo<br />

come un altro per riempire la vecchiaia, nel caso di Selene; o di iniziare<br />

il cammino della giovinezza per quanto riguarda sua figlia.<br />

L'ultima volta, a conclusione di una lezione sull'inquinamento<br />

dei mari del nord, è stata trattata una singolare scoperta fatta in relazione<br />

ad un pesce anch'esso singolare.<br />

Lo scazzone dorato, in effetti, è uno scazzone baltico. Un<br />

Myoxocephalus quadricornis che sfoggia sul capo quattro escrescenze<br />

ossee che sono allo stesso tempo ruvide e spugnose.<br />

Questo è il motivo del suo nome.<br />

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