Testo - Antonio Ferrazzani
Testo - Antonio Ferrazzani
Testo - Antonio Ferrazzani
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
anni, dagli occhi neri e mobilissimi, aveva appena poggiato sul tavolino.<br />
Poi, passandosi la lingua sulle sottili labbra violacee, accarezzò<br />
con lo sguardo il porto invaso dal sole e quanto esso conteneva:<br />
uomini, imbarcazioni, case, stradine. Insieme a numerosi fili<br />
che, sottesi da finestra a finestra, reggevano bucati indistinguibili<br />
quanto multicolori a crogiolarsi nell'aria torrida.<br />
Mentre aveva lui stesso lo sguardo rivolto al paesaggio, ebbe<br />
l'impressione che l'altro schioccasse la lingua. Uno schiocco sommesso<br />
su cui non avrebbe giurato - intorno il traffico di veicoli e<br />
di persone forniva un sottofondo da alveare tecnologico -, così<br />
come non avrebbe saputo dire se quel rumore dovesse essere considerato<br />
un segno di apprezzamento per la bottiglietta di Stella al<br />
fianco del bicchiere, o per ciò che era sotto i loro occhi.<br />
Trascorsi alcuni minuti e poche frasi comuni, già sospettò che<br />
le invisibili porte della sua solitudine fossero state forzate, e che<br />
non si sarebbero richiuse facilmente. D'un tratto si rese conto di<br />
quanta voglia avesse di comunicare con un altro essere umano che<br />
non fosse Mulid, o la donna delle pulizie, o il piccolo targhi, che<br />
pure portava un senso di fresca allegria nella sua vita di vecchio<br />
tecnologizzato solitario.<br />
S’era accesa una luce davanti ai suoi occhi.<br />
Questo lo rese ancor più sospettoso. Ma, col trascorrere del<br />
tempo, l'atteggiamento dell'uomo e quanto diceva gli fecero dimenticare<br />
ogni diffidenza. Forse perché le parole dell'altro correvano<br />
morbidamente a sistemarsi nella sua immaginazione in una<br />
geometria per cui il suo animo sembrava già predisposto. Palle<br />
eburnee che volassero magistralmente su di un bigliardo dal panno<br />
appena rinnovato.<br />
Quella prima volta Almèk accennò a temi disparati, a volte<br />
sfiorò i massimi sistemi.<br />
- Ho sempre pensato che la geografia abbia questo vantaggio<br />
sulla storia: la capacità di evocare l'invisibile. Il tempo trascorso, e<br />
tutte le cose che sappiamo essere accadute in esso, prendono subito<br />
posto in un luogo che riconosciamo. In pochi attimi un'eco<br />
lontanissima diventa un affresco. La scena di un dramma non ancora<br />
del tutto compiuto, che non si è interamente dipanato.<br />
73