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Strumenti di ricerca per gli archivi fra editoria ... - Trentino Cultura

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La produzione e la pubblicazione de<strong>gli</strong> strumenti <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong><br />

A limitare la produzione de<strong>gli</strong> inventari contribuiva, inoltre, la prassi <strong>di</strong>ffusa<br />

nella maggior parte de<strong>gli</strong> Archivi <strong>di</strong> partire dalla descrizione delle unità<br />

<strong>archivi</strong>stiche <strong>per</strong> giungere, spesso alla fine del lungo lavoro <strong>di</strong> schedatura, alla<br />

comprensione dell’intero complesso documentario e alla rappresentazione<br />

della sua struttura. La <strong>di</strong>latazione dei tempi occorrenti <strong>per</strong> schedare analiticamente<br />

ogni unità, retaggio <strong>di</strong> una formazione prevalentemente paleografica<br />

e <strong>di</strong>plomatistica impartita nella maggior parte delle Scuole <strong>di</strong> <strong>archivi</strong>stica, è<br />

probabilmente all’origine <strong>di</strong> quel modo <strong>di</strong> procedere dal particolare al generale<br />

che, richiedendo tempi lunghissimi <strong>di</strong> lavorazione, ha contribuito a creare<br />

quella sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>saffezione <strong>per</strong> l’attività <strong>di</strong> inventariazione che ha segnato<br />

la vita professionale <strong>di</strong> molti <strong>archivi</strong>sti. Gli Archivi <strong>di</strong> Stato sono ricchi <strong>di</strong> pile<br />

<strong>di</strong> schede descrittive, <strong>di</strong> bozze <strong>di</strong> inventari, <strong>di</strong> regestari parziali <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> <strong>per</strong>gamenacei,<br />

<strong>di</strong> censimenti iniziati e mai conclusi: tutto materiale preziosissimo<br />

destinato il più delle volte a rimanere abbandonato <strong>per</strong>fino in occasione <strong>di</strong><br />

successivi interventi.<br />

Per <strong>gli</strong> <strong>archivi</strong>sti che si sono formati in tempi precedenti all’adozione de<strong>gli</strong><br />

standard internazionali <strong>di</strong> descrizione <strong>archivi</strong>stica 17 e alla <strong>di</strong>ffusione dell’uso<br />

<strong>di</strong> programmi informatici idonei ad agevolare il lavoro <strong>di</strong> inventariazione,<br />

i modelli <strong>di</strong> riferimento erano costituiti da<strong>gli</strong> inventari prodotti ne<strong>gli</strong> stessi<br />

istituti o, nel mi<strong>gli</strong>ore dei casi, da quelli pubblicati a stampa nelle collane e<strong>di</strong>te<br />

dall’Amministrazione <strong>archivi</strong>stica e da alcuni tra i più importanti Archivi<br />

<strong>di</strong> Stato italiani 18 . Una pluralità <strong>di</strong> esempi tra cui <strong>gli</strong> <strong>archivi</strong>sti potevano sce<strong>gli</strong>ere,<br />

<strong>di</strong>versi <strong>per</strong> impostazione e metodo <strong>di</strong> descrizione in relazione all’epoca<br />

in cui questi strumenti erano stati redatti ed alla competenza dei curatori.<br />

Gli inventari a stampa si presentavano anch’essi, a parte l’uniformità redazionale<br />

adottata nell’ambito delle stesse collane, abbastanza <strong>di</strong>ssimili tra<br />

loro. In alcuni si dava, <strong>per</strong> esempio, ampio spazio alla storia istituzionale e al<br />

contesto storico giuri<strong>di</strong>co in cui i soggetti produttori avevano o<strong>per</strong>ato, riservando<br />

una scarsa attenzione alla descrizione della struttura dei fon<strong>di</strong> e ai nessi<br />

che collegavano le varie articolazioni tra loro, in altri si ricostruivano, magari<br />

in detta<strong>gli</strong>o, le vicende dei complessi documentari e si forniva la descrizione<br />

analitica <strong>di</strong> ogni unità <strong>archivi</strong>stica <strong>di</strong> cui si curavano tutti <strong>gli</strong> aspetti <strong>di</strong>plomatistici<br />

e formali. Tra questi inventari vi era un’ampia gamma <strong>di</strong> ulteriori<br />

modelli, <strong>di</strong>fficili da riproporre in contesti storici e istituzionali <strong>di</strong>versi e <strong>per</strong><br />

altre tipologie <strong>di</strong> <strong>archivi</strong>.<br />

Le <strong>di</strong>fficoltà incontrate nell’applicazione concreta <strong>di</strong> uno qualsiasi <strong>di</strong> questi<br />

mo<strong>di</strong> spingeva, in genere, <strong>gli</strong> <strong>archivi</strong>sti meno motivati ad intervenire su<br />

fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> modeste <strong>di</strong>mensioni o su parti a volte nemmeno tanto significative<br />

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