Strumenti di ricerca per gli archivi fra editoria ... - Trentino Cultura
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Carlo Spagnolo<br />
Una seconda visione, che chiameremo tra<strong>di</strong>zionalista, scorge invece qualche<br />
<strong>di</strong>fficoltà del mondo <strong>di</strong>gitale a <strong>di</strong>spiegare pienamente le proprie potenzialità<br />
<strong>per</strong> la <strong>per</strong>sistenza del <strong>di</strong>gital <strong>di</strong>vide (ossia il <strong>di</strong>vario <strong>di</strong> opportunità<br />
nell’accesso alle tecnologie <strong>di</strong>gitali e alla Rete dovuto a ragioni economiche,<br />
tecniche o al grado <strong>di</strong> istruzione), <strong>per</strong> <strong>gli</strong> alti costi <strong>di</strong> accesso a servizi <strong>di</strong>gitali<br />
sempre più complessi e volatili, e <strong>per</strong> le concentrazioni <strong>di</strong> potere che esso<br />
comporta. Si potrebbe, forse con maggiore proprietà, parlare <strong>di</strong> una visione<br />
critica delle tecnologie <strong>di</strong>gitali. Se ne deduce l’utilità del cartaceo in una logica<br />
<strong>di</strong> conservazione e durata dell’informazione rispetto all’instabilità e ai costi<br />
del mondo <strong>di</strong>gitale. Le pubblicazioni cartacee, magari attraverso procedure <strong>di</strong><br />
print on demand, continueranno ad avere un loro spazio. Coloro che con<strong>di</strong>vidono<br />
questa posizione, a volte venata <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zionalismo e con qualche risvolto<br />
<strong>di</strong> pessimismo, si figurano una transizione parziale e lenta, la <strong>per</strong>manenza<br />
<strong>di</strong> un’integrazione tra carta e <strong>di</strong>gitale e, nelle visioni più catastrofiche, un<br />
universo <strong>fra</strong>mmentato in nicchie, con la sopravvivenza <strong>di</strong> un mondo ‘cartaceo’<br />
dove isole <strong>di</strong> sapienti o comunità <strong>di</strong> scambio vivranno accerchiate da un<br />
oceano <strong>di</strong>gitale, popolato da in<strong>di</strong>stinte moltitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> utenti manipolati dai<br />
nuovi co<strong>di</strong>ci comunicativi. Archivi e biblioteche continueranno ad avere un<br />
ruolo importante, <strong>di</strong> se<strong>di</strong>mentazione e orientamento, <strong>di</strong> servizio, <strong>di</strong> selezione<br />
dell’informazione.<br />
Applicando a queste visioni alternative l’icastica espressione <strong>di</strong> Umberto<br />
Eco, verrebbe da chiedersi: ‘apocalittici’ o ‘integrati’ 2 ? Entrambe queste<br />
prospettive, in realtà, sono atten<strong>di</strong>bili, e potrebbero costituire due facce della<br />
stessa meda<strong>gli</strong>a, una più orientata al futuro, l’altra al presente. Entrambe<br />
convergono sulla centralità del me<strong>di</strong>um e insistono a ragione sul problema<br />
del suo controllo.<br />
Eppure chi si affidasse a questa visione <strong>di</strong>cotomica rischierebbe <strong>di</strong> sottovalutare<br />
l’assoluta asimmetria tra il vecchio che resiste e il nuovo che avanza:<br />
mentre la carta è un me<strong>di</strong>um, il <strong>di</strong>gitale non lo è. I me<strong>di</strong>a sono i canali attraverso<br />
cui si veicola la comunicazione, ma il <strong>di</strong>gitale è qualcosa <strong>di</strong> più. Il<br />
<strong>di</strong>gitale è piuttosto il nuovo alfabeto universale dei me<strong>di</strong>a, e l’introduzione<br />
<strong>di</strong> questo alfabeto universale comporta delle mo<strong>di</strong>fiche all’informazione trasmessa.<br />
Anche se la restituzione dell’informazione appare nei nostri consueti<br />
linguaggi, si tratta del prodotto <strong>di</strong> una me<strong>di</strong>azione (il software, l’interfaccia),<br />
che rende visibile e rappresentabile un processo che sfugge all’utente. La versione<br />
<strong>di</strong>gitale <strong>di</strong> un testo a stampa non è, quin<strong>di</strong>, soltanto il prodotto <strong>di</strong> un<br />
trasferimento del testo dal supporto cartaceo ad un supporto impalpabile.<br />
è una sua completa riscrittura e traduzione in una nuova lingua e con un<br />
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