Strumenti di ricerca per gli archivi fra editoria ... - Trentino Cultura

Rumori dall’officina
l’analogia di partenza: come solitamente succede a Venezia nel dare indicazioni
stradali, anche qui a un primo instradamento generale che ci conduce
alle partizioni fondamentali dell’archivio segue, in loco, una indicazione di
maggior dettaglio che permette di raggiungere esattamente quello che stiamo
cercando. L’estrema complessità e articolazione della situazione archivistica
rende questa strategia diversiva inevitabile, ma del resto efficace.
Riprendendo un punto giù accennato in precedenza, vale la pena concludere
la presentazione di questo progetto sottolineando come l’inventario a
stampa, così concepito, allontanandosi davvero dall’idea del libro da sfogliare
diventa (lasciandosi attraversare secondo logiche più vicine all’ipertestualità)
una macchina da usare. Quello che si è cercato di descrivere è il funzionamento
di questa macchina sul versante della ‘esplorazione guidata’, costituito
da una mappa visiva generale (archivio-soggetti produttori), stralci di questa
mappa che ricorrono accompagnando l’esplorazione, rimandi ulteriori a
partire dalle schede descrittive (trasversali tra archivio e soggetti produttori,
di approfondimento verso le articolazioni di dettaglio – serie archivistiche).
Travolti da un impeto funzionalista, simile a quello che portava Le Corbusier
a definire la casa «machine à habiter», ci piace pensare a un inventario a stampa
così concepito come a una macchina per conoscere un archivio.
La progettazione integrata di operazioni inventariali: la frontiera dell’ipertesto
Fin dall’inizio dello studio di questo progetto si era deciso di tenere sullo
sfondo una intenzione di massima che la Soprintendenza ai beni librari archivistici
e archeologici della Provincia autonoma di Trento aveva espresso (se
non tra gli obbiettivi immediati perlomeno come indicazione di prospettiva):
quella di rendere fruibili gli inventari anche in formato elettronico. Su questo
fronte di lavoro avevamo solo una certezza: che fosse necessario scongiurare la
soluzione (troppo spesso praticata) di mettere a disposizione in rete una versione
in formato pdf dell’inventario mandato a stampa, tale e quale, offrendo
all’utente cioè la possibilità di visualizzare sul monitor il libro e facendoglielo
sfogliare virtualmente. Trasformare il computer in un simulatore di libro
(così come per imparare a pilotare gli aerei si usano i simulatori di volo) a
nostro avviso non è una strada interessante perché somma i limiti del formato
cartaceo alla mancanza delle sue qualità.
Ci pareva piuttosto che l’occasione di questo progetto fosse quella di provare
a pensare la restituzione di una descrizione archivistica come una operazione
inventariale integrata in cui trovassero la loro ragione d’essere soluzioni diverse:
una pensata per il supporto cartaceo tradizionale (ed è quella poi realizzata
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