28.05.2013 Views

Strumenti di ricerca per gli archivi fra editoria ... - Trentino Cultura

Strumenti di ricerca per gli archivi fra editoria ... - Trentino Cultura

Strumenti di ricerca per gli archivi fra editoria ... - Trentino Cultura

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Paola Pettenella<br />

su De<strong>per</strong>o, prodotta all’interno del mArT, è stata inserita <strong>fra</strong> <strong>gli</strong> esempi della<br />

seconda e<strong>di</strong>zione dello standard isAAr (cpf) del 2004) 10 .<br />

Sono così affiorate molte caratteristiche prima ignorate, che aiutano a<br />

contestualizzare la documentazione e a collocarla storicamente. Fra queste,<br />

è emerso ad esempio l’apporto de<strong>gli</strong> ere<strong>di</strong> de<strong>gli</strong> artisti alla conservazione,<br />

ma anche alla costruzione dei fon<strong>di</strong>: penso in particolare alle donne, mo<strong>gli</strong> e<br />

fi<strong>gli</strong>e, che spesso hanno im<strong>per</strong>niato la propria attività sulla promozione de<strong>gli</strong><br />

artisti e la tutela della loro o<strong>per</strong>a.<br />

Anche <strong>gli</strong> scarti intenzionali, le <strong>di</strong>s<strong>per</strong>sioni in più luoghi, le <strong>per</strong><strong>di</strong>te o<strong>per</strong>ate<br />

dal tempo, dall’incuria, dal mercato hanno acquisito, nella visione d’insieme,<br />

maggior risalto. Lo stato della documentazione (comprese lacune e<br />

<strong>di</strong>struzioni) rivela la minore o maggior consapevolezza de<strong>gli</strong> eventi vissuti,<br />

oppure la visione già storicizzata <strong>di</strong> parti più o meno dolenti o felici della<br />

propria esistenza.<br />

Infine, sono apparsi più niti<strong>di</strong> i <strong>di</strong>versi orientamenti dei soggetti che hanno<br />

creato e conservato le raccolte documentarie, improntate a volte a un or<strong>di</strong>ne<br />

vincolante, intoccabile, quasi maniacale – come accade quando siamo <strong>di</strong> fronte<br />

a classificazioni e cartelle numerate, o nei frequenti casi <strong>di</strong> materiali incollati su<br />

quaderni e «libroni» – a volte giunte in un apparente o sostanziale <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne.<br />

La maggior parte dei fon<strong>di</strong> conservati al mArT era dunque analizzata e descritta<br />

secondo due punti <strong>di</strong> vista tra loro non collegati e non comunicanti 11 .<br />

Le nuove tecnologie hanno <strong>per</strong>messo <strong>di</strong> riunificarli, con la creazione <strong>di</strong> un<br />

sistema informativo, che funge da contenitore <strong>di</strong> raccordo tra le informazioni<br />

riguardanti le entità logiche, relative alla struttura dei fon<strong>di</strong>, e quelle riguardanti<br />

le entità fisiche 12 .<br />

Attraverso l’accesso Fon<strong>di</strong> <strong>archivi</strong>stici, ogni fondo si presenta con una<br />

sequenza <strong>di</strong> aree descrittive ben precisa ed è corredato da un’ampia scheda<br />

relativa al suo autore; si può scendere nelle descrizioni <strong>di</strong> livello in livello,<br />

mentre la ‘struttura’ sulla sinistra ci avvisa circa la posizione dei materiali<br />

all’interno del fondo. Una pista parallela <strong>di</strong> interrogazione dei documenti,<br />

trasversale ai fon<strong>di</strong> (attraverso l’accesso Documenti d’<strong>archivi</strong>o), prevede ricerche<br />

<strong>per</strong> nomi, eventi, fon<strong>di</strong>, tipologie documentarie, datazioni, ma anche<br />

<strong>per</strong> termini generici. Questo ci consente <strong>di</strong> far emergere la ricchezza <strong>di</strong> dati,<br />

basata su oltre 40.000 schede, e <strong>per</strong>mette <strong>di</strong> co<strong>gli</strong>ere anche suggestivi nessi<br />

<strong>fra</strong> i vari <strong>archivi</strong>.<br />

Nel nostro lavoro <strong>di</strong> questi anni siamo stati guidati dalla volontà <strong>di</strong><br />

utilizza re al me<strong>gli</strong>o quanto presente nelle banche dati, nella convinzione che<br />

unico dovesse essere l’‘inserimento’ delle informazioni, e che molti fossero i<br />

160

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!