Strumenti di ricerca per gli archivi fra editoria ... - Trentino Cultura
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Francesco Samassa<br />
mente sia in una scala corretta e con i rapporti <strong>di</strong>mensionali opportuni (anzi,<br />
siccome sba<strong>gli</strong>amo sempre a prendere le mosse sulla carta bianca, il margine<br />
del fo<strong>gli</strong>o arriva sempre inopportuno a costringere il nostro schema planimetrico<br />
a brusche variazioni <strong>di</strong> scala): <strong>per</strong>ché quello che ci serve <strong>di</strong> quella pianta,<br />
dal «noi siamo qui» in poi, è solo il contenuto topologico, ovvero <strong>di</strong> natura<br />
relazionale (prima, dopo, a destra, a sinistra, <strong>di</strong>fronte, <strong>di</strong>etro).<br />
Passare alle nostre questioni da questo esempio è abbastanza imme<strong>di</strong>ato.<br />
Le descrizioni <strong>archivi</strong>stiche sono tipicamente spiegazioni molto articolate e<br />
fitte <strong>di</strong> informazioni <strong>di</strong> tipo relazionale: eppure la tra<strong>di</strong>zione inventariale si<br />
fonda su un uso esclusivo del linguaggio verbale. Questo è quello che a me<br />
sembra essere uno dei principali limiti <strong>di</strong> molti de<strong>gli</strong> inventari <strong>archivi</strong>stici:<br />
il loro non sa<strong>per</strong> organizzare ‘mappe visive’ capaci <strong>di</strong> fornire fondamentali<br />
sguar<strong>di</strong> <strong>di</strong> sintesi; non sa<strong>per</strong> identificare una serie <strong>di</strong> cose e <strong>di</strong>re delle relazioni<br />
che intercorrono tra <strong>di</strong> loro, magari grossolanamente, ma in un unico colpo<br />
d’occhio. Perché la <strong>di</strong>fferenza è lì: un <strong>di</strong>scorso verbale si <strong>di</strong>stende nel tempo e<br />
non è mai possibile co<strong>gli</strong>erne <strong>gli</strong> elementi costitutivi tutti simultaneamente,<br />
in presentia, mentre questo è proprio quello che possiamo fare con uno schema<br />
planimetrico, dove tutti i segni si danno nello stesso momento sul fo<strong>gli</strong>o:<br />
e possiamo seguirli passo passo ma possiamo anche ‘zoomare <strong>per</strong>cettivamente’<br />
co<strong>gli</strong>endoli nel loro insieme, magari con approssimazione ma in modo<br />
(proprio <strong>per</strong> questo più) efficace. Mentre il linguaggio verbale ci fornisce<br />
solo <strong>di</strong>scorsi che, nella loro natura <strong>di</strong> sequenze <strong>di</strong> <strong>fra</strong>mmenti concettuali, ci<br />
costringono sempre a una visione analitica <strong>di</strong>stesa nel tempo, il linguaggio<br />
visivo ci dà in più la possibilità <strong>di</strong> una visione sintetica, d’insieme (esempio:<br />
guardando lo schema planimetrico che mi viene proposto vedo che – detta<strong>gli</strong><br />
a parte – rispetto alla piazza centrale devo <strong>di</strong>rigermi verso la stazione, oppure<br />
che devo sostanzialmente seguire il fiume, ecc.).<br />
A essere precisi, non sfuggirà che anche con il linguaggio verbale posso costruire,<br />
come ho appena fatto, delle istruzioni sintetiche («andare verso la stazione»,<br />
«seguire la <strong>di</strong>rezione del fiume»: insomma, come lo vedo nella mappa,<br />
lo posso anche <strong>di</strong>re a parole). La vera <strong>di</strong>fferenza è <strong>per</strong>ò questa: che nell’interazione<br />
tra mittente e destinatario dell’informazione verbale è sempre il mittente<br />
a decidere <strong>per</strong> un messaggio analitico o sintetico, mentre il destinatario assiste<br />
passivo alla produzione univoca del testo; se invece chi fornisce le istruzioni <strong>di</strong>segna<br />
una mappa, lascia al destinatario delle informazioni la possibilità <strong>di</strong> deco<strong>di</strong>ficarla<br />
a suo piacimento, recu<strong>per</strong>andone istruzioni <strong>di</strong> massima o invece istruzioni<br />
analitiche sequenziali (o una combinazione <strong>di</strong> entrambe): il destinatario<br />
dell’informazione svolge un ruolo attivo ed è qui, proprio in questo momento,<br />
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