Strumenti di ricerca per gli archivi fra editoria ... - Trentino Cultura

Domenica Porcaro Massafra
adottatati non aveva reso possibile completare e dare alle stampe che poche
Guide o Guide-inventari» 42 , risulta confermata sia la scarsità degli inventari
pubblicati a stampa, sia l’aumento di altri tipi di pubblicazioni connesse, più
che alla conservazione e alla fruizione del patrimonio archivistico, alla sua
valorizzazione.
Prima di fare qualche considerazione sui motivi della scarsità degli inventari,
soprattutto a stampa, prodotti negli Archivi di Stato e dell’aumento delle
altre pubblicazioni, è opportuno verificare se, e in quali modi, un analogo
fenomeno si riscontri anche per gli archivi non statali di competenza delle
Soprintendenze archivistiche.
Gli strumenti per la ricerca degli archivi non statali e l’attività editoriale delle
Soprintendenze archivistiche
Sugli strumenti per la ricerca prodotti negli Archivi di Stato il confronto tra
i dati rilevati dalla Guida generale, dal siAs e dai sistemi informativi autonomi
consente, come abbiamo visto, di analizzare in maniera significativa l’attività
di inventariazione svolta in tutti gli istituti di conservazione. Sui sussidi per
la ricerca degli archivi non statali prodotti dalle Soprintendenze archivistiche
non esistono, invece, fonti altrettanto generali e significative da cui partire
per fare un confronto con quelle più recenti 43 .
L’unico dato di un certo interesse, rilevabile dalla Guida generale, è costituito
dal numero degli inventari degli archivi non statali trasmessi dalle
Soprintendenze archivistiche all’Archivio centrale dello Stato in esecuzione
dell’obbligo previsto dall’articolo 30 del d.p.r. n. 1409 del 30 settembre
1963 44 . Alla data di pubblicazione del primo volume della Guida generale 45 ,
la quantità degli inventari depositati da tutte le Soprintendenze archivistiche
italiane nell’Archivio centrale dello Stato ammontava a 2.931 unità 46 . Un
numero apparentemente considerevole, ma non corrispondente agli archivi,
prevalentemente comunali, riordinati e inventariati, poiché la maggior parte
di tali strumenti era costituita da inventari sommari, inventari parziali e da
semplici elenchi, a volte perfino manoscritti, della documentazione ultraquarantennale.
Nel numero rientravano, inoltre, le copie aggiornate o integrative
degli inventari già trasmessi 47 .
Per fare una distinzione tra le diverse tipologie degli inventari depositati
e ricostruire l’attività di ciascuna Soprintendenza in questo specifico settore
occorrerebbe interrogare la banca dati disponibile nella sala di studio dell’Archivio
centrale, attualmente non consultabile online. E’ tuttavia possibile, anche
senza l’ausilio di questa fonte, ricostruire l’attività della Soprintendenze
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