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Strumenti di ricerca per gli archivi fra editoria ... - Trentino Cultura

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Francesco Samassa<br />

<strong>archivi</strong>stici e archeologici della Provincia autonoma <strong>di</strong> Trento, con Stefania Franzoi: riprogettazione<br />

grafica e concettuale de<strong>gli</strong> inventari a partire dalla banca dati del sistema informativo<br />

provinciale (AsT) sviluppata nel corso del 2010. (Il progetto ha avuto due prime realizzazioni<br />

ne<strong>gli</strong> inventari dell’<strong>archivi</strong>o storico del comune <strong>di</strong> Cis e della parrocchia <strong>di</strong> San Rocco in Ceola,<br />

Giovo). Si farà infine riferimento a due recenti proposte (2011) elaborate <strong>per</strong> la restituzione in<br />

un documento i<strong>per</strong>testuale <strong>di</strong> nuclei <strong>di</strong> documentazione conservati alla Biblioteca specialistica<br />

«Pia Laviosa Zambotti» <strong>di</strong> Trento e al MAG (Museo Alto Garda) <strong>di</strong> Riva del Garda.<br />

2 Si veda l’Appen<strong>di</strong>ce A «Schema dei livelli <strong>di</strong> or<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> un fondo» del documento<br />

«isAd (g) General International Standard Archival Description» (seconda e<strong>di</strong>zione, adottata<br />

dal Comitato <strong>per</strong> <strong>gli</strong> standard descrittivi dell’International Council on Archives - Stoccolma,<br />

19-22 Settembre 1999).<br />

3 Un inventario <strong>archivi</strong>stico è in questo simile, piuttosto, a un altro prodotto e<strong>di</strong>toriale sui<br />

generis, il <strong>di</strong>zionario. Si osservi che tanto su un <strong>di</strong>zionario che su un inventario <strong>archivi</strong>stico la<br />

numerazione delle pagine è un elemento del tutto secondario; o <strong>per</strong>lomeno: mentre può avere un<br />

senso <strong>di</strong>re «sono arrivato alla tal pagina» in riferimento a un romanzo o un saggio, non ha alcun<br />

senso pronunciare una <strong>fra</strong>se del genere in relazione a un <strong>di</strong>zionario o a un inventario <strong>archivi</strong>stico.<br />

4 S. Vitali, Modelli informativi <strong>archivi</strong>stici nell’ottica dell’integrazione con altri universi<br />

culturali, in L’informatizzazione de<strong>gli</strong> <strong>archivi</strong> storici e l’integrazione con altre banche dati<br />

culturali, Atti della giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o (Trento, 14 <strong>di</strong>cembre 1998), a cura <strong>di</strong> L. Cristofolini,<br />

C. Curtolo, Trento 2001, p. 21 (pp. 21-34).<br />

5 La sua associazione ai numeri <strong>di</strong> pagina del ‘libro’ rende questa ambiguità a volte<br />

inevitabile.<br />

6 Qui è probabilmente vero che sarebbe necessaria una riflessione più articolata, che sappia<br />

<strong>di</strong>stinguere nelle <strong>di</strong>verse forme <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cizzazione <strong>di</strong>verse architetture logiche e che sappia<br />

<strong>di</strong>stinguere, <strong>per</strong> esempio, tra ‘ricerche semplici’ e ‘ricerche avanzate’ (seguendo la riflessione<br />

che sembra tracciata, <strong>per</strong> esempio, nell’impostazione del siusA). Tuttavia le considerazioni qui<br />

proposte non cercano <strong>di</strong> mettere sul vetrino dell’osservazione la costruzione in quanto tale <strong>di</strong> un<br />

sistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cizzazione; si limitano a cercare <strong>di</strong> isolare quell’atteggiamento generico dell’utente<br />

che sce<strong>gli</strong>e una via alternativa al penetrare un <strong>archivi</strong>o conoscendolo (ovvero: af<strong>fra</strong>ncandosi<br />

programmaticamente dal contesto). Qui e nel seguito si parla <strong>di</strong> ‘<strong>ricerca</strong> mirata’ facendo<br />

riferimento a questa generica attitu<strong>di</strong>ne possibile <strong>di</strong> un utente <strong>di</strong> un inventario, niente <strong>di</strong> più.<br />

7 Banca dati che, prosegue Vitali, «[...] rimane, sullo sfondo, oscuro, così come<br />

<strong>di</strong>fficilmente <strong>per</strong>cepibile è la sua struttura e il modo in cui i dati sono organizzati»; poco oltre,<br />

ancora in relazione all’accesso ‘puntiforme’, riba<strong>di</strong>sce questo aspetto riferendosi alla struttura<br />

dell’<strong>archivi</strong>o che «rimane [...] inattingibile: si vedono i singoli rami, le singole fo<strong>gli</strong>e, ma<br />

l’albero cui sono appese rimane nascosto». S. Vitali, Navigare nel passato. Problemi della <strong>ricerca</strong><br />

<strong>archivi</strong>stica in Internet, «Contemporanea» IV/2 (2001), p. 197 (pp. 181-204).<br />

8 Ibid., p. 200.<br />

9 F. Valenti, Un libro nuovo su <strong>archivi</strong> e <strong>archivi</strong>sti, «Rassegna de<strong>gli</strong> <strong>archivi</strong> <strong>di</strong> Stato», XLIX/2<br />

(1989), pp. 416-431; ora anche in Id., Scritti e lezioni <strong>di</strong> <strong>archivi</strong>stica, <strong>di</strong>plomatica e storia<br />

istituzionale, a cura <strong>di</strong> D. Grana, Roma 2000, p. 125 (pp. 115-132). Per riba<strong>di</strong>re una volta <strong>di</strong><br />

più che inventare è sempre fondamentalmente rinvenire, segnalo che era già nella conclusione<br />

<strong>di</strong> questo saggio <strong>di</strong> Valenti una riconfigurazione della natura del compito dell’<strong>archivi</strong>sta quale<br />

‘esploratore’ chiamato a ‘tracciare mappe’ (Ibid., p. 131).<br />

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