Strumenti di ricerca per gli archivi fra editoria ... - Trentino Cultura

Francesco Samassa
la molteplicità dei soggetti produttori che nel corso della storia avevano prodotto
la documentazione 22 , a loro volta relazionati tra loro: la valorizzazione
del soggetto produttore è infatti una delle coordinate su cui è stato impostato
dalla Soprintendenza il progetto di descrizione archivistica restituito nel sistema
informativo provinciale; ed era importante che nell’uscita a stampa non
andasse perso questo tratto peculiare e che fosse, anzi, casomai sottolineato.
Per predisporre la nostra mappa visiva, è stata quindi proposta una nuova
figura di rappresentazione della struttura dell’archivio, alternativa all’albero,
che si è mostrata capace di rispondere alle necessità e che, come cercheremo
qui di spiegare in breve, ha finito per indurre a una ridefinizione del funzionamento
complessivo della macchina inventario. Si è deciso di rappresentare
le partizioni dei fondi con delle figure areali (e non lineari come i rami
dell’albero), figure rettangolari combinate tra loro secondo una logica che,
per capirci, potremmo dire desunta dai diagrammi di Eulero-Venn dell’insiemistica
23 . Non a caso, del resto, i concetti primari dell’insiemistica – insieme,
elemento e appartenenza – possono essere considerati anche come concetti
primari della logica con cui si dà un archivio: ogni partizione di un archivio
può essere considerata infatti come un insieme di elementi che gli appartengono,
siano essi partizioni subordinate o unità archivistiche 24 , e la struttura
di un archivio è per questo sempre una particolare architettura di partizioni
relazionate tra loro con un rapporto di appartenenza o non appartenenza. La
mappa, in questa restituzione, non fa altro che evidenziare la gerarchia di appartenenza
tra le partizioni dell’archivio delineandone così la struttura; non
arriva a precisare la grana fine delle serie archivistiche (che vedremo in seguito
come viene risolta), privilegiando piuttosto la relazione tra le partizioni fondamentali
dell’architettura del fondo e con i soggetti produttori.
Infatti viene impostato poi un discorso a parte (letteralmente) [figg. 12a-b, 13],
ma analogo, per i soggetti produttori. In questo caso specifico i soggetti produttori
hanno tutti una propria autonomia, ovvero: tra le mutue relazioni
possibili manca la relazione dell’appartenenza, che per esempio si può avere
quando distinti uffici, soggetti produttori di precise partizioni di un fondo,
appartengono a una stessa amministrazione o ente. Dunque, pur riprendendo
anche per i soggetti produttori la medesima figura areale (rettangolare),
manca questa volta il caso della relazione d’inclusione di uno sull’altro che caratterizza
invece fondamentalmente la struttura del complesso documentale.
In questo caso le relazioni tra i soggetti sono solo di altro tipo e i rettangoli,
staccati uno dall’altro, risultano connessi da frecce verticali, a visualizzazione
della relazione di successione/precedenza nel tempo o della attività di gestio-
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