Strumenti di ricerca per gli archivi fra editoria ... - Trentino Cultura

La ‘traslazione’ dalla stampa al digitale
pubblicazione online di singoli volumi e testi o prodotti. Ad esempio attraverso
il suo sito il miBAc ha avviato una meritevole diffusione di pubblicazioni
delle proprie collane, proponendo una «biblioteca digitale» all’url . Si tratta di una iniziativa davvero
utile agli studiosi ma pensata per un pubblico già qualificato, orientata all’informazione
specialistica e non alla divulgazione. Anche per lo specialista l’
organizzazione del sito non risulta sempre concepita a fondo per la rete. Il
sito, così ricco di informazioni di grande rilievo, dichiara meno di quanto ci
sia in realtà, dato che alcuni importanti libri sono presenti in formato digitale
nel sito sotto altre rubriche, non immediatamente reperibili per la limitatezza
degli strumenti di navigazione, per quanto migliorati di recente da un motore
di ricerca interno; gli elenchi delle pubblicazioni sono dotati di limitati
strumenti di corredo. 23
Un sito istituzionale tra i più rilevanti per la ricerca storica, pur teso a migliorare
l’interfaccia, omogeneizzare gli strumenti di navigazione e adeguare i
propri contenuti alle dinamiche della rete, per le pubblicazioni online adotta
pochi strumenti interattivi, né mira a stimolare la curiosità del navigatore; si
rivolge invece ad un pubblico di lettori di testi a stampa. Una funzione utile
per la «Rassegna degli archivi di Stato» e per i volumi in edizione digitale
della Direzione generale per gli Archivi sarebbe costituita dal poter accedere
al singolo saggio o capitolo invece che all’intero volume, accelerando il trasferimento
dei dati per chi disponga di collegamenti lenti e di computer con
memorie limitate, e agevolando la selezione dell’informazione rilevante.
Nella digitalizzazione si fa uso del formato pdf che facilita la distribuzione
ma valorizza poco le fonti e gli strumenti, rendendo scarsamente fruibile la
qualità ben più elevata delle informazioni dinamiche costituite da inventari,
cartografie, bibliografie o testi che meriterebbero di sfruttare appieno le potenzialità
di navigazione e ipertestualità offerte dalla nuove tecnologie. Un
inventario di un catasto potrebbe avere ben altro interesse per le comunità
coinvolte, inclusi gli enti locali e le scuole, se integrato con cartografie che
consentissero la navigazione e la fruizione online, senza che l’utente si ‘appropri’
dell’informazione scaricandola integralmente sul proprio disco fisso.
Utile sarebbe l’integrazione coi siti di altri Ministeri, che dovrebbero essere
investiti dal potenziale innovativo di quelle ricerche (si pensi alla scuola e
all’università), mentre appare collaterale un’attività editoriale che meriterebbe
maggiori sviluppi.
Non sappiamo quanto giochi in queste scelte il problema essenziale dei
costi, che per un bilancio risicato come quello del Ministero per i beni cul-
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