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Strumenti di ricerca per gli archivi fra editoria ... - Trentino Cultura

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Francesco Samassa<br />

alla scheda descrittiva <strong>di</strong> un certo soggetto produttore, <strong>di</strong> cui magari ci interessa<br />

iniziare a sa<strong>per</strong>e qualcosa <strong>per</strong> partire: mentre nella pagina a destra (pagina<br />

<strong>di</strong>spari) troveremmo appunto la scheda cercata con le informazioni sul<br />

soggetto, a sinistra (pagina pari precedente) troviamo invece lo stralcio della<br />

mappa relativo all’insieme dei soggetti produttori, mappa che ci siamo portati<br />

fin qui, <strong>per</strong> così <strong>di</strong>re (proprio come ci portiamo sempre <strong>di</strong>etro un piantina<br />

tascabile della città che stiamo visitando). Questo è importante <strong>per</strong>ché se io<br />

volessi approfon<strong>di</strong>re la mia esplorazione portandomi sulla scheda <strong>di</strong> un altro<br />

soggetto produttore non dovrei necessariamente ripassare dal via (dalla mappa<br />

all’inizio del volume: come succede inevitabilmente quando la struttura del<br />

fondo <strong>di</strong>venta l’in<strong>di</strong>ce dell’inventario), ma posso sfruttare le in<strong>di</strong>cazioni riportate<br />

su questo stralcio che mi trovo a portata <strong>di</strong> mano. Si configura in questo<br />

modo, <strong>per</strong> quanto in maniera ru<strong>di</strong>mentale, una riproduzione su un supporto<br />

cartaceo <strong>di</strong> un meccanismo tipico della ‘navigazione’ i<strong>per</strong>testuale; oppure della<br />

navigazione in rete vera e propria (il numero <strong>di</strong> pagina è il nostro link).<br />

Evidentemente lo stesso meccanismo governa poi l’esplorazione delle partizioni<br />

del fondo, ma anche la possibilità <strong>di</strong> passare con facilità dal fondo ai<br />

soggetti produttori e viceversa. Se osserviamo la nostra scheda soggetto produttore<br />

infatti, <strong>per</strong> proseguire l’esempio, possiamo in<strong>di</strong>viduare facilmente sotto<br />

all’intestazione, in un campo grigio (che nella grafica stu<strong>di</strong>ata <strong>per</strong> il volume<br />

<strong>di</strong>stingue, in generale, tutti i riman<strong>di</strong>), l’in<strong>di</strong>cazione dell’<strong>archivi</strong>o prodotto da<br />

quel soggetto e il numero della pagina dell’inventario a cui possiamo trovare<br />

la specifica scheda descrittiva: ci stiamo spostando lungo i legami orizzontali<br />

che nella mappa iniziale collegano, attraversando le due pagine, il ‘versante<br />

soggetti produttori’ con il ‘versante <strong>archivi</strong>o’. La connessione tra il mondo<br />

dei soggetti e il mondo delle carte è imme<strong>di</strong>ata. Non serve sottolineare che,<br />

nella stessa maniera, si può fare anche il <strong>per</strong>corso inverso, mirando a un certo<br />

soggetto produttore partendo da una scheda descrittiva dell’<strong>archivi</strong>o.<br />

Con un meccanismo analogo si è sviluppata poi l’articolazione della struttura<br />

dell’<strong>archivi</strong>o nella sua grana fine delle serie e sottoserie. Abbiamo visto<br />

infatti come la struttura mappata si limitava a restituire le partizioni principali<br />

(i livelli alti, come si <strong>di</strong>ce); quando <strong>per</strong>ò arrivo, partendo da questa,<br />

nella pagina descrittiva <strong>di</strong> una delle partizioni estreme (verso il basso, <strong>per</strong> così<br />

<strong>di</strong>re), trovo come parte organica della descrizione anche un in<strong>di</strong>ce delle serie<br />

(ed eventualmente sottoserie) <strong>di</strong> quella partizione che funziona ancora come<br />

campo-rimando (sempre con l’uso del numero <strong>di</strong> pagina).<br />

Vale la pena <strong>di</strong> notare che, <strong>per</strong> raggiungere i luoghi più minuti dell’inventario,<br />

si riproduce quella strategia <strong>di</strong>versiva <strong>di</strong> cui si è riferito sviluppando<br />

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