Strumenti di ricerca per gli archivi fra editoria ... - Trentino Cultura
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Francesca Cavazzana Romanelli<br />
da una scheda all’altra nelle banche dati elettroniche: due piattaforme non in<br />
conflitto <strong>fra</strong> <strong>di</strong> loro ed entrambe fornite, secondo l’autore, <strong>di</strong> specifiche caratteristiche<br />
e utilità <strong>per</strong> la <strong>ricerca</strong>. E segnaliamo in particolare come Francesco<br />
Samassa – nell’intento <strong>di</strong> ‘mappare’ non solo la struttura dell’<strong>archivi</strong>o ma la<br />
molteplicità delle relazioni che esso intrattiene con soggetti produttori, conservatori,<br />
e con <strong>gli</strong> altri contenitori informativi che la pratica del lavoro <strong>archivi</strong>stico<br />
ci ha condotto a utilizzare – elabori e proponga anche graficamente<br />
una proposta certamente innovativa (se non forse sovversiva!) rispetto alla<br />
figura ad albero fatta propria anche dalle isAd, sostituita dalle figure «areali»<br />
<strong>di</strong> tipo insiemistico, certamente più espressive della relazione <strong>di</strong> inclusività<br />
più che <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza proprie sia della struttura dei fon<strong>di</strong> che, ad esempio,<br />
<strong>di</strong> quella dei soggetti produttori.<br />
Si tratta <strong>di</strong> una proposta che riscontriamo essere emersa, ancorché su altri<br />
presupposti <strong>di</strong>sciplinari, da un laboratorio <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> quale il Dipartimento <strong>di</strong><br />
ingegneria dell’informazione dell’Università <strong>di</strong> Padova, collaboratore in anni<br />
recenti della progettazione del Sistema informativo della Regione del Veneto<br />
in corso <strong>di</strong> elaborazione 9 ; una proposta con la quale la comunità de<strong>gli</strong> <strong>archivi</strong>sti<br />
riteniamo non potrà non confrontarsi seriamente quanto prima.<br />
Analisi, letture, resoconti, progetti, quelli dunque fin qui presentati, che si<br />
è lieti, a nome anche delle altre curatrici del volume, <strong>di</strong> mettere a <strong>di</strong>sposizione<br />
<strong>di</strong> quella muratoriana ‘repubblica letteraria’ <strong>archivi</strong>stica cui tutti noi, al <strong>di</strong> là<br />
<strong>di</strong> ruoli e appartenenze, continuiamo a fare riferimento e da cui non cessiamo<br />
<strong>di</strong> trarre ricchezza professionale e culturale: senza pretesa alcuna <strong>di</strong> esaustività<br />
ma come contributo a un <strong>di</strong>battito scientifico che <strong>fra</strong> <strong>gli</strong> <strong>archivi</strong>sti continua a<br />
essere alto, forte e appassionato.<br />
Lo strumento, come si preannunciava nel titolo, è ancora un libro <strong>di</strong> carta.<br />
Un libro che tuttavia viene e<strong>di</strong>to pure in rete nel sito <strong>di</strong> <strong>Trentino</strong>cultura 10 :<br />
in un inevitabile ossequio ai canoni <strong>di</strong> quella transizione nella quale, come<br />
abbiamo visto, le nostre felici fatiche <strong>archivi</strong>stiche sono ancor oggi comunque,<br />
nel male e nel bene, ricomprese.<br />
1 Rispettivamente il 16 maggio 2008 il primo, il 12 giugno 2008 il secondo.<br />
2 Un richiamo esplicito era stato fatto in particolare ad Elizabeth Yakel, docente <strong>di</strong><br />
Archivistica alla University of Michigan, che ha de<strong>di</strong>cato una serie <strong>di</strong> interventi a quella<br />
che viene definita la Next Generation of Archival Fin<strong>di</strong>ng Aids, riferendosi in particolare ai<br />
mutamenti introdotti nell’ambito de<strong>gli</strong> strumenti <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> <strong>archivi</strong>stici dalle nuove tecnologie<br />
e soprattutto dalla filosofia del web 2.0. Si veda in particolare la rassegna nel sito dell’American<br />
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