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Strumenti di ricerca per gli archivi fra editoria ... - Trentino Cultura

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Domenica Porcaro Massa<strong>fra</strong><br />

Un altro elemento interessante è costituito dalla tendenza <strong>di</strong> molte Soprintendenze<br />

ad attivare proprie collane e<strong>di</strong>toriali. Secondo i dati rilevabili<br />

dai relativi siti web, le Soprintendenze <strong>per</strong> il Lazio 54 , l’Umbria 55 , il Piemonte<br />

56 , la Pu<strong>gli</strong>a 57 , il Veneto 58 pubblicano, autonomamente o in collaborazione<br />

con soggetti istituzionali locali, collane de<strong>di</strong>cate in gran parte all’e<strong>di</strong>zione a<br />

stampa de<strong>gli</strong> strumenti <strong>per</strong> la <strong>ricerca</strong> de<strong>gli</strong> <strong>archivi</strong> non statali dei loro territori.<br />

Lo scopo è <strong>di</strong> evitare, evidentemente, la <strong>di</strong>s<strong>per</strong>sione de<strong>gli</strong> strumenti in<br />

collane e pubblicazioni <strong>di</strong>verse oltre che dare continuità e visibilità all’azione<br />

<strong>di</strong> valorizzazione del patrimonio <strong>archivi</strong>stico vigilato.<br />

Per spiegare i motivi della maggiore produzione inventariale delle Soprintendenze<br />

ne<strong>gli</strong> ultimi due decenni e della loro capacità <strong>di</strong> assicurare la<br />

continuità delle proprie collane, occorre risalire all’es<strong>per</strong>ienza maturata ne<strong>gli</strong><br />

anni Novanta dalle stesse nell’ambito del progetto Anagrafe de<strong>gli</strong> <strong>archivi</strong><br />

italiani 59 .<br />

Coinvolte in questo progetto fin dalla fase iniziale, le Soprintendenze si<br />

trovano a <strong>di</strong>sporre, <strong>per</strong> la prima volta nella loro attività, <strong>di</strong> risorse straor<strong>di</strong>narie<br />

(finanziarie, umane e tecniche) <strong>per</strong> informatizzare i dati su<strong>gli</strong> <strong>archivi</strong><br />

vigilati. La necessità <strong>di</strong> ricavare da<strong>gli</strong> inventari e da<strong>gli</strong> altri mezzi <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong><br />

accumulatisi nel corso del tempo presso <strong>gli</strong> uffici <strong>gli</strong> elementi necessari<br />

a descrivere i complessi <strong>archivi</strong>stici, l’opportunità <strong>di</strong> rielaborarli in maniera<br />

sintetica, coerente e significativa <strong>per</strong> fornire la rappresentazione della loro<br />

struttura in più livelli gerarchici, <strong>di</strong>venta <strong>per</strong> <strong>gli</strong> istituti <strong>di</strong> vigilanza un’occasione<br />

straor<strong>di</strong>naria e irripetibile <strong>per</strong> riflettere e <strong>di</strong>scutere, nell’ambito <strong>di</strong><br />

gruppi <strong>di</strong> lavoro nazionali e locali, sull’architettura del sistema informativo<br />

e sulle modalità pratiche della sua realizzazione. La possibilità <strong>di</strong> impiegare,<br />

in particolare, <strong>per</strong>sonale esterno all’Amministrazione <strong>per</strong> censire complessi<br />

<strong>archivi</strong>stici mai prima trattati e <strong>per</strong> <strong>di</strong>gitalizzare i dati, ricorrendo a contratti<br />

<strong>di</strong> cottimo fiduciario con <strong>archivi</strong>sti libero professionisti in grado <strong>di</strong> o<strong>per</strong>are<br />

efficacemente sotto il controllo e con la guida del <strong>per</strong>sonale interno, abitua le<br />

Soprintendenze a selezionare e gestire <strong>per</strong>sone giovani e motivate, capaci <strong>di</strong><br />

usare con particolare destrezza le nuove tecnologie 60 .<br />

Si innesca, così, un circuito virtuoso che si riflette anche sulla gestione<br />

or<strong>di</strong>naria dell’attività istituzionale e che si <strong>di</strong>mostra utile in occasione della<br />

seconda fase del progetto Anagrafe 61 . La maggior parte delle risorse, straor<strong>di</strong>narie<br />

e or<strong>di</strong>narie, sarà impiegata in molte regioni, dalla metà de<strong>gli</strong> anni Novanta,<br />

<strong>per</strong> procedere a tappeto alla ricognizione del patrimonio <strong>archivi</strong>stico<br />

locale e <strong>per</strong> realizzare numerosi progetti <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>namento e inventariazione<br />

<strong>di</strong> nuove tipologie <strong>di</strong> <strong>archivi</strong>.<br />

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