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Matematica curiosa - Martufi, Gabriele - Altervista

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VIII INSERTO<br />

Moltiplicazione araba “per gelosia”<br />

Il profeta Maometto (570 circa-632), tra il 622, anno della fuga dalla<br />

Mecca verso l’attuale Medina, e il 632, anno della morte, creò uno stato<br />

islamico, un impero militare oltre che religioso che si estendeva dal Nord<br />

Africa (sud) alla Francia (ovest) e che toccava la Persia e le pianure<br />

dell’Asia centrale, l’India settentrionale e arrivava ai confini della Cina. I<br />

suoi successori, i califfi, appartenevano a una delle due dinastie, gli<br />

Omayyadi e gli Abbasidi; tali successori contribuirono ad occupare i<br />

territori precedentemente citati. In breve tempo conquistarono Damasco,<br />

Gerusalemme, gran parte della Mesopotamia e nel 641 Alessandria<br />

(ricordo il centro matematico del mondo fino a qualche anno prima), dove<br />

distrussero i pochi libri ancora rimasti. Per un secolo i conquistatori arabi<br />

lottarono tra loro; all’inizio prevalsero gli Omayyadi che governarono<br />

stabilendo la capitale a Damasco. Successivamente furono sconfitti e il<br />

potere passò agli Abbasidi; un giovane della dinastia degli Omayyadi, Abd<br />

al-Rahman, scappò in Spagna e fondò uno stato islamico con capitale<br />

Cordoba. Gli Abbasidi erano più cosmopoliti (non provenivano tutti dalla<br />

penisola araba come gli Omayyadi) e quindi accolsero neoconvertiti di vari<br />

gruppi etnici. Dal 750 in poi il loro spirito bellicoso si trasformò in<br />

interesse verso tutto ciò che era civiltà dei paesi conquistati. Il califfo al-<br />

Mansur fondò una nuova capitale a Baghdad e pensò di trasformarla in una<br />

nuova Alessandria. I suoi successori Harun al-Rashid (786-809) e al-<br />

Mamun (809-833) continuarono la sua opera e a loro dobbiamo la salvezza<br />

di gran parte della scienza e della matematica antica. A Baghdad furono<br />

creati un osservatorio, una biblioteca (sarà la più importante al mondo per<br />

alcuni secoli), un istituto per le traduzioni e la “casa della saggezza” (Bait<br />

al-Hikma), centro intellettuale del mondo per due secoli. In questo<br />

ambiente vivevano molti dei più famosi scienziati del tempo, tra i quali<br />

Mohammed ibn-Musa al-Khuwarizmi che segnerà la storia della<br />

matematica ed è ritenuto il fondatore dell’algebra. Sempre in questo<br />

periodo furono tradotti i principali testi classici scientifici sanscriti,<br />

persiani, greci e siriaci; questi testi erano acquistati grazie a missioni in<br />

tutte le parti del mondo che spesso finivano anche tragicamente. E’<br />

indubbio che i traduttori arabi (soprattutto bizantini e siriaci) introdussero<br />

nei testi loro osservazioni o cambiarono lievemente qualche dimostrazione<br />

ma questi testi hanno rappresentato la fonte a cui ha attinto a piene mani<br />

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