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Matematica curiosa - Martufi, Gabriele - Altervista

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Si può affermare che fu solo durante il XV secolo che l’Europa inizia il<br />

suo percorso scientifico; i Bizantini in guerra con i Turchi, chiesero aiuto<br />

agli Stati italiani e, in virtù delle migliorate relazioni, insegnanti di greco<br />

arrivarono in Italia e studiosi italiani si recarono nell’impero bizantino.<br />

L’invenzione della stampa da parte di Gutenberg intorno al 1450 accelerò<br />

anche la diffusione della cultura. La conoscenza sia pure indiretta delle<br />

opere di Platone e Pitagora favorì lo sviluppo della matematica; le nuove<br />

dottrine del Rinascimento ritenevano che Dio avesse progettato l’universo<br />

matematicamente. Attribuendo a Dio la qualifica di matematico supremo<br />

divenne possibile considerare la ricerca delle leggi matematiche della<br />

natura come un fatto religioso.<br />

I maggiori matematici del XV secolo sono: Luca Pacioli (1445-1514), che<br />

scrisse un famoso trattato di algebra Summa de aritmetica, geometria,<br />

proporzioni et proporzionalità, Albrecht Dürer (1471-1528) e Johannes<br />

Müller (1436-1476) noto Regiomontano, che sviluppò la trigonometria<br />

studiando a Roma. Il XVI secolo fu fecondo per la matematica europea (in<br />

questi periodi la cultura scientifica si sviluppa per lo più in Europa; in Cina<br />

e in America latina ci sono solo poche ricerche); si distinsero algebristi<br />

tedeschi tra i quali lo Stiefel (1487 c.-1567) , gli italiani Gerolamo<br />

Cardano (1501-1576), Niccolò Fontana, detto Tartaglia, che svilupparono<br />

equazioni di grado superiore al secondo e Raffaele Bombelli ((1526 circa-<br />

1573) che diede definizioni chiare di numeri negativi e iniziò lo studio dei<br />

numeri immaginari, Francesco Viète (1540-1603) che ha grandi meriti nel<br />

campo della trigonometria ma anche per aver per primo usato il<br />

simbolismo. John Napier (Nepero) inventore dei logaritmi opera tra la fine<br />

del XVI secolo e l’inizio del XVII.<br />

Non è tardi se non guardi l’orologio. Enrico Ruggeri<br />

I numeri che hanno somma dei divisori minore del numero stesso<br />

sono detti mancanti o difettivi. I numeri primi sono mancanti; 10 è<br />

mancante perché 1+2+5=8

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