Matematica curiosa - Martufi, Gabriele - Altervista
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29. Enciclopedia Britannica: The science of structure, order, and relation that has evolved<br />
from elemental practices of counting, measuring, and describing the shapes of objects. It<br />
deals with logical reasoning and quantitative calculation, and its development has involved<br />
an increasing degree of idealization and abstraction of its subject matter.<br />
30. La nuova enciclopedia delle scienze Garzanti (1988): Scienza avente per oggetto sistemi<br />
ipotetico-deduttivi concernenti enti di natura non precisata in modo esplicito ma definita per<br />
mezzo delle proprietà descritte da un sistema compatibile di assiomi.<br />
31. Grande Enciclopedia della scienza e della tecnologia, De Agostini (1997): Insieme di<br />
discipline scientifiche aventi in comune l'uso di un elaborato linguaggio simbolico fondato<br />
sui concetti di numero e di figura geometrica, un metodo di ricerca basato sul modello<br />
ipotetico-deduttivo e la possibilità di raggiungere un elevato grado di astrazione.<br />
32. Enciclopedia Zanichelli (1997): Scienza che si avvale di metodi ipotetico-deduttivi<br />
all'interno di un sistema derivato da un insieme coerente di assiomi per lo studio di enti (la<br />
cui natura è teoricamente irrilevante) spec. di natura geometrica e numerica.<br />
Le varie definizioni sono così divers e che se assunte in modo esclusivo si elidono a vicenda; e gli<br />
studenti che diventano insegnanti non sanno a quale impianto generale riferirsi, e si basano su<br />
quello che a loro sembra che fosse implicito nella matematica che hanno visto esporre.<br />
Inoltre nell’insegnamento della matematica da una parte sono prevalse due impostazioni, in<br />
comunicanti e pertanto deleterie (quella calcolistica algebrica e quella dimostrativa<br />
geometrica, quando negli Elementi di Euclide, II libro si hanno proposizioni algebriche<br />
dimostrate geometricamente) dall’altra si è sviluppato un malinteso senso del rigore che ha<br />
fatto sì che fossero escluse intuizione ed esperienza.<br />
“Quando i teoremi sono difficili bisognerebbe insegnarli inizialmente come esercizi di disegno<br />
geometrico, finché la figura è diventata del tutto familiare; allora sarà un passo avanti piacevole<br />
apprendere i legami logici … le dimostrazioni astratte dovrebbero rappresentare soltanto una<br />
piccola parte dell’istruzione, e dovrebbero essere date quando, attraverso la familiarità acquisita,<br />
esse possono essere accolte come generalizzazioni naturali di fatti visibili. In questa prima fase le<br />
prove non dovrebbero essere fornite con esauriente pedanteria… in geometria, in luogo del noioso<br />
apparato di ingannevoli dimostrazioni d’ovvie banalità (la parte iniziale della geometria di<br />
Euclide, all’allievo dovrebbe essere concesso di presupporre subito la verità di tutto ciò che è<br />
evidente, e gli si dovrebbero insegnare le dimostrazioni di teoremi al tempo stesso sorprendenti e<br />
facilmente verificabili mediante semplici disegni …” B. Russell (in Misticismo e logica, Milano,<br />
Longanesi 1964; opera originale 1917).<br />
Da cosa nasce la natura oscura della matematica? Perché persiste<br />
l’idea della trascendenza della matematica? Perché la matematica si<br />
presenta essenzialmente come aliena rispetto alla concretezza della<br />
vita?