Matematica curiosa - Martufi, Gabriele - Altervista
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veloce. Vede le conclusioni ancor prima di accostare la penna al foglio. Una<br />
dimostrazione non è importante per il finale, ma per il procedimento che vi<br />
conduce, nella logica che lega le varie parti in un tutto di armonioso. Un<br />
passaggio logico mancante può rendere incerta una dimostrazione. T.P<br />
X INSERTO<br />
La moltiplicazione con l’abaco inca<br />
Quando la prima nave europea approdò sulle coste del nuovo continente, la<br />
popolazione dell’America centro-meridionale era di circa 80 milioni.<br />
Alcune civiltà locali, pur essendo tecnologicamente quasi primitive,<br />
presentavano forme di organizzazione alquanto evolute, una raffinata<br />
cultura e un intenso sviluppo urbano. L’attuale stato peruviano occupa una<br />
buona parte di quella che un tempo fu la sede dell’impero degli Incas e<br />
della sua capitale Cuzco. La dinastia inca inizia nel 1100 con il sovrano<br />
Sinchi Rocca intorno al loro centro, Cuzco (contava nel 1532 una<br />
popolazione di circa 200.000 abitanti seconda sola a Londra e a Napoli),<br />
che vuol dire “ombelico” e finisce nel 1532 con l’invasione spagnola,<br />
quando già era indebolito dalle lotte interne e quindi evidenziava segni di<br />
decadenza. Nel XV secolo d.C. l’impero inca era al massimo della sua<br />
potenza e occupava, con sei milioni di abitanti, regioni quali l’attuale Perù<br />
e parte del Cile, della Bolivia, dell’Argentina e dell’Ecuador. Gli Incas<br />
avevano un buon grado di cultura e una buona organizzazione sociale;<br />
lungo le loro ottime strade vi erano stazioni di posta, dove si fermavano i<br />
corridori, i chasqui, che trasportavano missive (con i quipu), percorrendo<br />
ognuno un miglio e riuscendo a far arrivare notizie in 24 ore nella capitale<br />
da distanze di 300 miglia. Riuscivano a sottomettere al loro dominio altre<br />
tribù con il convincimento, che informava sui vantaggi che il cittadino<br />
poteva avere da un governo giusto e regolato. Si dice che agli Incas<br />
mancassero solo tre cose: la ruota, le bestie da soma e la scrittura. Il potere<br />
doveva essere informato continuamente sulla forza lavoro disponibile, su<br />
sentenze emesse da funzionari della periferia, sui militari e su altro e<br />
questo avveniva con l’ausilio di sistemi mnemonici e matematici (usavano<br />
sistemi decimali). I risultati erano memorizzati con i quipu (nella lingua<br />
quechua vuol dire nodo); il quipu è un sistema di corde e cordicelle di vari<br />
colori, munite di nodi. I colori si riferivano a determinati oggetti(persone,<br />
nemici, contadini, prodotti, sentenze ecc.); i nodi indicavano date e numeri<br />
che si calcolavano in base alla loro posizione e distanza dall’inizio della<br />
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