Matematica curiosa - Martufi, Gabriele - Altervista
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L’assegnazione di<br />
una probabilità, cioè un numero compreso tra lo<br />
zero e uno, deve rispettare certe leggi logiche e matematiche (leggi di<br />
Fermat, Pascal e altri) per essere valida. Se vogliamo che la probabilità<br />
che assegniamo a un evento sia corretta, l’evento deve essere ripetuto più<br />
e più volte. La teoria delle probabilità viene usata ogni giorno quando ci<br />
troviamo a scegliere tra varie opzioni.<br />
Amir D. Aczel<br />
La metà delle bugie che dicono di lui sono vere.<br />
Raymond Smullyan<br />
Gli animali conoscono la matematica? Un aneddoto del XVIII secolo.<br />
Un castellano voleva uccidere una cornacchia che aveva fatto il nido in<br />
cima a una torre, ma, tutte le volte che si avvicinava, l’uccello volava via,<br />
fuori dalla portata del suo fucile e restava nascosto a spiare se il<br />
cacciatore si fosse allontanato. Non appena questi se ne andava, ecco che<br />
la cornacchia tornava in cima alla torre. Il castellano ebbe l’idea di<br />
chiedere aiuto ad un vicino. I due uomini entrarono armati insieme nella<br />
torre, ma, poco dopo, uno solo ne uscì. La cornacchia non si lasciò<br />
ingannare e attese che anche il secondo cacciatore si allontanasse prima<br />
di ritornare al nido. Tre uomini, poi quattro e infine cinque non bastarono<br />
ad ingannarla: ogni volta la cornacchia aspettava che tutti si fossero<br />
allontanati. Alla fine, raggiunto il numero di sei, i cacciatori ebbero la<br />
meglio. La cornacchia riusciva a contare fino a cinque.<br />
Consideriamo 6174 e cambiamo le cifre dalla più grande alla più piccola,<br />
otteniamo 7641. Se invece le scriviamo dalla più piccola alla più grande,<br />
otteniamo 1467. La differenza 7641-1467=6174.<br />
Siamo sicuri di alcune cose importanti:<br />
Il cucciolo dell’uomo viene al mondo con meccanismi innati di<br />
individuazione degli oggetti e di percezione dei piccoli numeri.<br />
Questo “senso dei numeri” è presente anche negli animali ed è quindi<br />
indipendente dalla capacità di linguaggio e possiede una lunga storia<br />
evolutiva. Nel bambino la stima numerica, il confronto, il contare, le<br />
addizioni e sottrazioni semplici esistono spontaneamente senza<br />
un’educazione esplicita.<br />
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