13.06.2013 Views

View/Open - DSpace - Tor Vergata - Università degli Studi di Roma ...

View/Open - DSpace - Tor Vergata - Università degli Studi di Roma ...

View/Open - DSpace - Tor Vergata - Università degli Studi di Roma ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

3 Lo stampaggio ad iniezione<br />

Dopo 5 min è visibile una notevole brunitura esterna dei campioni e già un marcato<br />

rigonfiamento, mentre a 10 min al rigonfiamento si associa anche un flusso <strong>di</strong> fusione che<br />

in parte lo limita. Dopo 10 min l’aspetto esterno è <strong>di</strong> colore quasi nero e la porosità è<br />

molto marcata e <strong>di</strong>stribuita. Anche nella sezione è visibile una notevole fase schiumante<br />

associata al riscaldamento in forno.<br />

Generalmente in una prova <strong>di</strong> recupero termico sono attese delle significative<br />

mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong>mensionali ma la variazione <strong>di</strong> volume rimane contenuta. Il fatto che il<br />

volume aumenti e che a tale aumento corrisponda l’insorgere <strong>di</strong> una grande porosità si<br />

può giustificare in più mo<strong>di</strong>. In primo luogo ci può essere un degrado del materiale che<br />

genera gas, ma in tal caso non si spiega perché tale generazione sia più interna che<br />

superficiale dove invece il flusso del materiale copre completamente le porosità. Inoltre<br />

se <strong>di</strong> degrado si tratta nelle successive analisi al DSC dovrà essere chiaramente<br />

evidenziato ma già dai dati <strong>di</strong> letteratura tale ipotesi è da escludere visto che la stabilità<br />

termica del PPS è altissima. Semmai la variazione <strong>di</strong> colore può <strong>di</strong>pendere da una reazione<br />

del polimero con l’ossigeno nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> quella reticolazione <strong>di</strong> cui già in precedenza<br />

si è accennato.<br />

In alternativa può essere inserito gas in pressione nel materiale durante il processo <strong>di</strong><br />

stampaggio sia involontariamente (ma anche qui si dovrebbe incorrere in problematiche<br />

<strong>di</strong> degrado o in <strong>di</strong>fetti meno estesi) che volontariamente (per migliorare la fase <strong>di</strong><br />

compattazione). Infatti, per il PPS come per molti altri termoplastici, sono <strong>di</strong>sponibili in<br />

commercio <strong>degli</strong> agenti schiumanti in forma <strong>di</strong> pellet per lo stampaggio ad iniezione. Ad<br />

esempio l’EPIcor 456 è in<strong>di</strong>cato per lo stampaggio ad iniezione <strong>di</strong> PC, PET e PPS e<br />

consigliato in una percentuale variabile tra 0.5 % e 1.0 % per eliminare i <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong><br />

riempimento. Analogamente il gas può essere inserito contestualmente all’iniezione<br />

operando con un condotto in pressione in derivazione dell’ugello. In questo secondo caso<br />

sia <strong>di</strong>rettamente gas che materiale schiumante è inseribile nel fuso a valle della vite <strong>di</strong><br />

plastificazione.<br />

La presenza <strong>di</strong> gas in pressione (oltre a poter giustificare variazioni <strong>di</strong> colore in<br />

funzione della tipologia <strong>di</strong> gas usato) è in accordo sia con la porosità osservata che con il<br />

comportamento a rigonfiamento del materiale nella muffola.<br />

118

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!