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3 Lo stampaggio ad iniezione<br />

avanza come un pistone per la rapida iniezione del materiale fuso nella cavità dello<br />

stampo. Successivamente viene applicata una grande pressione <strong>di</strong> compattazione per<br />

compensare parzialmente la contrazione termica del materiale in raffreddamento.<br />

Durante questa fase, sullo stampo viene applicata una forza elevata per mezzo dell’unità<br />

<strong>di</strong> chiusura, per contrastare le forze derivanti dalla presenza <strong>di</strong> polimero ad alta pressione<br />

all’interno della cavità dello stampo. Dopo il raffreddamento, lo stampo può essere<br />

aperto e il prodotto soli<strong>di</strong>ficato viene estratto. Ulteriori contributi alla richiesta <strong>di</strong> energia<br />

totale sono i <strong>di</strong>spositivi ausiliari come alimentatori, essiccatori, chiller, compoundatori,<br />

granulatori, centraline <strong>di</strong> controllo della temperatura, ecc.<br />

La scelta della pressa per lo stampaggio ad iniezione (idraulica, ibrida o<br />

completamente elettrica) ha un impatto sostanziale sul consumo <strong>di</strong> energia specifica<br />

[114]. In particolare, le presse elettriche possono arrivare ad usare fino a 4 volte meno<br />

energia delle corrispettive presse idrauliche [115].<br />

In questo stu<strong>di</strong>o, si è cominciata l’analisi <strong>di</strong> consumo energetico durante lo<br />

stampaggio ad iniezione. Per questo, alla pressa elettrica per lo stampaggio ad iniezione è<br />

stato collegato un contatore <strong>di</strong> energia al fine <strong>di</strong> acquisire dati relativi al consumo<br />

energetico con la frequenza <strong>di</strong> 1 Hz; i componenti realizzati sono dei provini ad osso <strong>di</strong><br />

cane in HDPE, realizzati a parità <strong>di</strong> parametri <strong>di</strong> processo, ad eccezione della velocità della<br />

vite in fase <strong>di</strong> iniezione.<br />

In conclusione, alla base <strong>di</strong> questi stu<strong>di</strong> c’è l’idea <strong>di</strong> inquadrare il processo <strong>di</strong><br />

stampaggio in un’ottica globale, dal perseguimento <strong>di</strong> proprietà meccaniche predefinite<br />

tramite l’utilizzo dei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> simulazione numerica e delle prove sperimentali,<br />

all’attenzione ai consumi energetici e al rispetto ambientale.<br />

3.3.1. Realizzazione dei componenti stampati<br />

Lo stampo utilizzato consente <strong>di</strong> realizzare provini ad osso <strong>di</strong> cane. Ad ogni stampata<br />

si ottengono due provini, con le seguenti <strong>di</strong>mensioni nominali:<br />

Lunghezza utile: 100 mm<br />

Larghezza utile: 10 mm<br />

Spessore: 4 mm<br />

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