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3 Lo stampaggio ad iniezione<br />

Dunque è probabile che le linee che sono visibili all’esterno non siano linee <strong>di</strong><br />

giunzione nel vero senso della parola, vale a <strong>di</strong>re che anche se il flusso si è ricongiunto in<br />

quella parte ne è risultato un effetto quasi solamente estetico. D’altronde la presenza <strong>di</strong><br />

gas in pressione all’interno potrebbe essere stata prevista proprio per ottimizzare tali<br />

problematiche <strong>di</strong> riempimento. Le linee più scure si potrebbero essere generate per un<br />

<strong>di</strong>verso trattamento termico della matrice (che scurisce con la storia termica più invasiva),<br />

come anche mostrano le soluzioni dell’analisi <strong>di</strong> riempimento, o per una ridotta presenza<br />

<strong>di</strong> fibra e dunque un maggior contenuto <strong>di</strong> matrice (anche se nessun effetto <strong>di</strong><br />

separazione del rinforzo è stato osservato nelle prove <strong>di</strong> degrado). Non è infine escluso<br />

che un transitorio della superficie esterna dello stampo possa generare delle anomalie<br />

sull’aspetto del componente, ma il fatto che le linee siano sempre presenti in senso<br />

longitu<strong>di</strong>nale e mai ra<strong>di</strong>ale lascia comunque pensare che siano memoria in qualche modo<br />

del flusso <strong>di</strong> iniezione.<br />

Conclusioni<br />

Il componente fornito è stato stampato ad iniezione con l’aggiunta <strong>di</strong> un compattante<br />

probabilmente nella forma <strong>di</strong> pellet in fase <strong>di</strong> plastificazione. L’effetto che si ottiene è un<br />

buon riempimento e l’eliminazione <strong>di</strong> tutti i possibili <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> superficie dovuti al<br />

riempimento. Tuttavia, in molte zone si addensano porosità evidenti poco al <strong>di</strong> sotto della<br />

superficie stampata, come nel caso delle asolature interne. Il colore del componente è<br />

quello atteso, essendo previsto più chiaro solo in presenza <strong>di</strong> bassissimi livelli <strong>di</strong><br />

cristallinità (cosa che si può generare ad esempio con un attacco in acido). Le linee <strong>di</strong><br />

giunzione seppur visibili non hanno nessun effetto significativo in profon<strong>di</strong>tà, essendo<br />

compensate in fase <strong>di</strong> riempimento dall’azione dell’agente schiumante. Le caratteristiche<br />

meccaniche finali sono fortemente influenzate dalla presenza dell’agente schiumante e<br />

probabilmente questa con<strong>di</strong>zione è stata prevista in fase <strong>di</strong> progettazione realizzando un<br />

opportuno sovra<strong>di</strong>mensionamento. La superficie esterna però, quella che in effetti<br />

scambia le maggiori sollecitazioni in esercizio, è invece ben compattata garantendo le<br />

prestazioni meccaniche. La presenza dello schiumante riduce fortemente i problemi <strong>di</strong><br />

ritiro <strong>di</strong> un oggetto che altrimenti sarebbe eccessivamente massivo, compensando il<br />

richiamo <strong>di</strong> volume correlato all’alto livello <strong>di</strong> cristallinità del materiale. La stessa<br />

pressione può anche facilitare la formatura <strong>di</strong> cristalli agendo proprio nel senso<br />

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