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5 L’innovazione delle tecniche <strong>di</strong> indagine<br />

parametri <strong>di</strong> fitting e non ripetere la procedura <strong>di</strong>scussa. Una conseguenza generale è che<br />

la generalizzazione dei risultati del test è un aspetto critico ed una corretta calibrazione<br />

andrebbe ripetuta tutte le volte che la geometria da testare cambia significativamente.<br />

5.1.4. Conclusioni<br />

In questo lavoro l’efficienza della macro-indentazione è stata mostrata per due<br />

semilavorati commerciali in HDPE e PA66. L’interesse principale è fornire una robusta<br />

tecnica <strong>di</strong> analisi che possa velocemente caratterizzare parti in plastica alla fine del<br />

processo <strong>di</strong> stampaggio. Uno <strong>degli</strong> aspetti importanti correlati con l’indentazione<br />

strumentata è lo stato tensionale complesso che si genera nel materiale al <strong>di</strong> sotto della<br />

punta. L’impiego <strong>di</strong> un tratto <strong>di</strong> scarico della curva per l’estrazione del modulo elastico<br />

potrebbe risolvere tale problema ma non è idoneo per un’applicazione in linea od una<br />

veloce fuori linea e per questo non è stata presa in considerazione nella trattazione<br />

corrente. La sola curva <strong>di</strong> carico è stata acquisita e si è deciso <strong>di</strong> estrarre lo stress a<br />

spostamento imposto per fare un confronto con le prove <strong>di</strong> trazione, ottenendo<br />

un’ottima correlazione. Non<strong>di</strong>meno, i meccanismi <strong>di</strong> deformazione sotto carico possono<br />

<strong>di</strong>fferire <strong>di</strong> molto tra i vari polimeri e questo limita l’esten<strong>di</strong>bilità dei risultati proposti.<br />

Le indentazioni possono essere realizzate in punti <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> un grande componente in<br />

modo da avere una vera mappa <strong>di</strong> proprietà nella sua geometria. In più i test si possono<br />

svolgere velocemente ed anche in linea, avendo a <strong>di</strong>sposizione una superficie del<br />

campione sufficientemente piatta ed un sistema per il bloccaggio.<br />

5.2. Indentazione a creep<br />

In questo stu<strong>di</strong>o viene proposto un set-up sperimentale per effettuare prove <strong>di</strong><br />

indentazione a creep. Una lampada ad infrarossi (IR) è impiegata per riscaldare<br />

localmente il campione mentre un indentatore in carburo <strong>di</strong> tungsteno penetra sulla<br />

superficie dello stesso sotto l’azione <strong>di</strong> una forza costante. I test <strong>di</strong> indentazione a creep<br />

sono stati effettuati su piastre <strong>di</strong> poliammide 66 (PA66) e polietilene ad alta densità<br />

(HDPE), a <strong>di</strong>verse temperature e valori del carico <strong>di</strong> creep. Sugli stessi materiali sono stati<br />

realizzati anche test <strong>di</strong> analisi <strong>di</strong>namo-meccanica e <strong>di</strong> creep a trazione, al fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre<br />

<strong>di</strong> dati da confrontare con il test <strong>di</strong> indentazione strumentata.<br />

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