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1 Stato dell’arte<br />

Sosta: normalmente la rotazione della vite si conclude in anticipo; la vite<br />

rimane immobile durante il tempo <strong>di</strong> apertura e chiusura.<br />

Il gruppo <strong>di</strong> chiusura<br />

Con riferimento alla Figura 1.5, è possibile notare quattro fasi nell’anello centrale<br />

relativo allo stampo. Lo stampo deve restare chiuso fino alla conclusione del<br />

raffreddamento, per poi aprirsi, permettere l’estrazione in con<strong>di</strong>zione aperta e, infine,<br />

richiudersi. I tempi <strong>di</strong> apertura, chiusura ed estrazione sono considerati tempi morti ai fini<br />

del processo fisico ma, a causa delle forme dei pezzi, le modalità e le velocità <strong>di</strong> apertura<br />

possono essere estremamente <strong>di</strong>verse. Per esempio, la presenza <strong>di</strong> particolari<br />

sottosquadra può richiedere movimenti <strong>di</strong> tasselli non allineati al senso <strong>di</strong> apertura dello<br />

stampo, oppure estrazioni particolarmente critiche possono richiedere la ripetizione dei<br />

movimenti del tavolino. La chiusura viene generalmente rallentata prima della sua<br />

conclusione per permettere il funzionamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> sicurezza contro lo<br />

schiacciamento <strong>di</strong> pezzi non estratti o <strong>di</strong> frammenti. Eventuali tempi lunghi <strong>di</strong> questa fase<br />

possono contribuire al raffreddamento dello stampo o a un riscaldamento desiderato del<br />

materiale, ma anche al suo opposto identificabile come eccessive sollecitazioni termiche,<br />

generate dai maggiori tempi <strong>di</strong> permanenza nel cilindro <strong>di</strong> plastificazione.<br />

A questo gruppo è affidata la funzione fondamentale <strong>di</strong> contrastare le forze <strong>di</strong><br />

apertura generate dalle pressioni <strong>di</strong> riempimento e <strong>di</strong> compattazione.<br />

I gruppi <strong>di</strong> chiusura sono realizzati in vari mo<strong>di</strong> che vanno dall’uso <strong>di</strong> cilindri idraulici<br />

<strong>di</strong>retti, a quello in<strong>di</strong>retto su ginocchiere (Figura 1.6), a sistemi ibri<strong>di</strong> e ad azionamenti<br />

elettrici.<br />

Figura 1.6: Esempio <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> chiusura a ginocchiera nelle due fasi (aperto e chiuso).<br />

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