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Figura 1.1: Esempi <strong>di</strong> componenti in tecnopolimero.<br />

1 Stato dell’arte<br />

Le ultime menzioni da fare sui tecnopolimeri riguardano le famiglie dei polimeri<br />

fluorurati e delle poliimmi<strong>di</strong>. Per i polimeri fluorurati, oltre al PTFE che possiede la<br />

maggiore stabilità al calore <strong>di</strong> tutti i tecnopolimeri (con temperature massime <strong>di</strong> esercizio<br />

nel breve periodo <strong>di</strong> circa 300°C e nel lungo periodo <strong>di</strong> quasi 250°C), è <strong>di</strong> grande interesse<br />

il polivinildenfluoruro PVDF che invece supera tutti i componenti della sua famiglia per la<br />

resistenza alle ra<strong>di</strong>azioni <strong>di</strong> elevata energia. Altri componenti <strong>di</strong> pregio sono i copolimeri<br />

fluorurati come il copolimero etilene-clorotrifluoroetilene ECTFE che è uno dei polimeri<br />

contenenti fluoro a maggior modulo elastico e resistenza, pur presentando un<br />

significativo valore <strong>di</strong> resilienza. Le poliimmi<strong>di</strong> sono invece sia termoplastiche (tra cui in<br />

particolare la poliammideimmide PAI e la polieterimmide PEI) che termoindurenti<br />

(principalmente il polibenzimidazolo PBI). Il PAI è un materiale molto impiegato per<br />

l’industria del freddo sia per il settore aeronautico che spaziale. Il PEI invece, vista l’ottima<br />

resistenza alla fiamma e le buone caratteristiche elettriche e meccaniche, è molto<br />

impiegato nel settore elettrico e per la componentistica <strong>di</strong> forni a microonde, carburatori<br />

e freni. Infine il PBI è un polimero semiconduttore che, una volta indurito, può presentare<br />

una temperatura <strong>di</strong> transizione vetrosa fino a 300°C. La resistenza a tutti i solventi,<br />

combinata alla minima tendenza all’ossidazione alle alte temperature ed alle ottime<br />

caratteristiche meccaniche, ne rende un can<strong>di</strong>dato ideale per la fabbricazione <strong>di</strong> supporti<br />

<strong>di</strong> circuiti stampati e <strong>di</strong> altri particolari elettronici, <strong>di</strong> isolanti e protezioni nell’industria<br />

automobilistica e aeronautica. [1; 2]<br />

Alcuni esempi <strong>di</strong> componenti in tecnopolimero sono riportati in Figura 1.1.<br />

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