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3 Lo stampaggio ad iniezione<br />
al fine <strong>di</strong> ottenere dei campioni per i test successivi. A concludere la fase preliminare <strong>di</strong><br />
preparazione ai test, vi sono le misure <strong>di</strong> densità in vari punti, che consentono <strong>di</strong> avere<br />
informazioni sulle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> pressione, durante lo stampaggio, nelle varie zone del<br />
pezzo e sull’eventuale presenza <strong>di</strong> porosità (indesiderate o generate appositamente<br />
me<strong>di</strong>ante l’impiego <strong>di</strong> agenti schiumanti che migliorano la compattazione in fase <strong>di</strong><br />
stampaggio).<br />
I test che vengono effettuati sono innanzitutto <strong>di</strong> tipo meccanico, in particolare prove<br />
<strong>di</strong> indentazioni su varie superfici, interne ed esterne, e prove <strong>di</strong> trazione e DMA se lo<br />
stampato consente l’estrazione <strong>di</strong> provini <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni utili. Da queste prove si<br />
estraggono le proprietà meccaniche locali del pezzo stampato.<br />
Successivamente vengono effettuate le prove termiche, tra le quali vanno inserite<br />
nuovamente le prove al DMA, che possono essere effettuate in temperatura e quin<strong>di</strong><br />
forniscono in<strong>di</strong>cazioni sul comportamento in frequenza e in temperatura del materiale.<br />
A queste si aggiungono prove al DSC, prove <strong>di</strong> recupero termico e prove <strong>di</strong> degrado.<br />
Queste prove consentono <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are localmente la cristallinità, il degrado, l’orientazione<br />
del materiale ed eventualmente la percentuale e la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> fibre nel caso <strong>di</strong><br />
materiali caricati. Infine si possono effettuare prove in acido, che, me<strong>di</strong>ante il fenomeno<br />
dello stress cracking, mettono in luce eventuali linee <strong>di</strong> debolezza dello stampato, come<br />
ad esempio linee <strong>di</strong> giunzione dei flussi non ben saldate tra loro.<br />
L’insieme dei risultati forniti dai test effettuati deve essere non solo analizzato in<br />
senso assoluto, ma anche e soprattutto in senso comparativo, ovvero deve dare una<br />
misura delle <strong>di</strong>fferenze che vi sono tra le proprietà del materiale nelle varie zone del<br />
pezzo stampato, al fine <strong>di</strong> valutare l’effetto che il processo <strong>di</strong> fabbricazione ha avuto sulle<br />
proprietà del componente stampato.<br />
La sperimentazione su casi industriali ha riguardato componenti stampati ad iniezione<br />
sviluppati in collaborazione con aziende del settore. In particolare è stata analizzata una<br />
boccola in poliossimetilene (POM) tribologico, un giunto in polifenilensolfuro (PPS), delle<br />
boccole in polietereterchetone (PEEK) ed infine su piastre e provini in polipropilene (PP)<br />
caricato con fibre <strong>di</strong> vetro <strong>di</strong>screte lunghe.<br />
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