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5 L’innovazione delle tecniche <strong>di</strong> indagine<br />

Infine, sono state costruite le master curve per tutti i test, estraendo il valore dei<br />

fattori <strong>di</strong> shift. In tutti i casi, il logaritmo <strong>degli</strong> fattori <strong>di</strong> shift è linearmente <strong>di</strong>pendente<br />

dalla temperatura. Tra i fattori <strong>di</strong> shift <strong>di</strong> DMA e prove <strong>di</strong> trazione sono state rilevate<br />

<strong>di</strong>fferenze limitate, mentre le <strong>di</strong>fferenze sono maggiori nel caso dell’indentazione a creep,<br />

a causa, probabilmente, <strong>di</strong> una <strong>di</strong>suniformità <strong>di</strong> temperatura nel campione. Tuttavia la<br />

cedevolezza a creep nell’indentazione è strettamente correlata con quella relativa alla<br />

prova <strong>di</strong> trazione, pertanto consente <strong>di</strong> inferire proprietà equivalenti <strong>di</strong> comportamento<br />

al creep in trazione. Un approfon<strong>di</strong>mento sui meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> progettazione a creep è riportato<br />

in Appen<strong>di</strong>ce D.<br />

5.2.1. Materiali e meto<strong>di</strong> sperimentali<br />

Materiali<br />

I provini impiegati nella sperimentazione sono stati estratti da piastre commerciali<br />

estruse <strong>di</strong> HDPE dello spessore <strong>di</strong> 3 mm (Eraclene®) e <strong>di</strong> PA66 <strong>di</strong> 13 mm (Tecamid 66®).<br />

Il sistema <strong>di</strong> indentazione<br />

Il sistema impiegato nelle prove <strong>di</strong> indentazione a creep è mostrato in Figura 5.16. Si è<br />

impiegata una macchina universale per prove meccaniche (MTS Insight 5), equipaggiata<br />

con un indentatore alloggiato in un portaindentatore. Quest’ultimo è collegato me<strong>di</strong>ante<br />

una prolunga in acciaio alla cella <strong>di</strong> carico, in modo da tenere <strong>di</strong>stante quest’ultima dalla<br />

sorgente termica. L’indentatore impiegato è in carburo <strong>di</strong> tungsteno, a geometria<br />

cilindrica con estremità piatta con <strong>di</strong>ametro 2 mm. Durante la prova, il provino in<br />

materiale plastico viene appoggiato sul piatto <strong>di</strong> compressione in acciaio. Sul provino<br />

viene posizionata una termocoppia in una zona prossima a quella <strong>di</strong> indentazione; tra la<br />

termocoppia e la sorgente termica viene posto uno schermo, in modo da sottrarre la<br />

termocoppia all’irraggiamento <strong>di</strong>retto. La sorgente termica impiegata per scaldare il<br />

provino è una lampada IR con potenza <strong>di</strong> 175 W; la sua accensione viene regolata<br />

me<strong>di</strong>ante un controller che riceve il segnale della termocoppia: se la temperatura del<br />

campione scende <strong>di</strong> 1°C rispetto al valore impostato sul controller, allora viene<br />

comandata automaticamente l’accensione della lampada, se <strong>di</strong>venta superiore <strong>di</strong> 1°C<br />

allora la lampada viene spenta. Pertanto durante il test la temperatura può oscillare <strong>di</strong><br />

1°C attorno al valore impostato.<br />

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