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Figura 4.24: Andamento dell’errore <strong>di</strong> planarità.<br />

4 L’asportazione <strong>di</strong> truciolo<br />

Dall’analisi <strong>di</strong> questo grafico, che presenta i risultati relativi alle prove realizzate a 750<br />

rpm e a 1500 rpm nonché l’andamento me<strong>di</strong>o, si nota come l’errore cresca rapidamente<br />

per le prime passate per poi decrescere nel momento in cui l’utensile interagisce con la<br />

parte centrale. È riportato anche il valore dell’ultima misurazione, che mostra come la<br />

piastra continui a deformarsi significativamente, dopo la lavorazione, a causa del<br />

rilassamento del materiale.<br />

La velocità <strong>di</strong> taglio sembra giocare un ruolo secondario in confronto alla<br />

<strong>di</strong>somogeneità del materiale <strong>di</strong> partenza. Infatti, l’errore <strong>di</strong> planarità ha un andamento<br />

molto simile per le due velocità <strong>di</strong> lavorazione, con uno shift che <strong>di</strong>pende dal valore<br />

iniziale. Il tempo sembra invece un parametro molto importante, sicuramente non<br />

trascurabile.<br />

La curva relativa ai valori me<strong>di</strong> è stata impiegata per la calibrazione del modello<br />

numerico, utile a valutare la <strong>di</strong>storsione del componente dopo la rimozione del materiale.<br />

Tutti i valori <strong>di</strong> errore <strong>di</strong> planarità (ad eccezione <strong>di</strong> quello relativo al provino iniziale) sono<br />

stati incrementati della stessa quantità, pari alla <strong>di</strong>fferenza tra le ultime due misure, per<br />

compensare l’effetto del rilassamento del materiale. In Figura 4.25b è riportata la curva<br />

finale impiegata nella calibrazione. Il modello è costituito da 3 layer <strong>di</strong> altezza pari alla<br />

profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> passata (2 mm); un quarto layer <strong>di</strong> spessore 4 mm è stato aggiunto per<br />

rendere più graduale la transizione tra i primi 3 layer e la restante parte della piastra. I<br />

valori dei coefficienti <strong>di</strong> contrazione sono stati scelti con una procedura iterativa trial and<br />

error, eseguendo la simulazione e misurando il massimo spostamento della piastra<br />

deformata fino ad arrivare al fitting del modello con tutte le osservazioni sperimentali. I<br />

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